Lingua dei segni e divulgazione sanitaria: protocollo Cri-ente sordomuti

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Lunedì scorso un importante protocollo d’intesa è stato sottoscritto tra il Comitato Locale CRI di Latina e la Sezione provinciale di Latina dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi (Ens), rappresentati dai rispettivi presidenti Giancarlo Rufo e Biagio Meschino.

L’obiettivo è quello di far collaborare le due associazioni per migliorare la comunicazione tra paziente non udente e il personale sanitario, specie nel primo contatto, oltre a diffondere le nozioni di Primo soccorso e delle Manovre Salvavita tra la popolazione sorda.

Solo in provincia di Latina sono 355 le persone che non sentono i suoni (circa 70 mila in Italia), le quali hanno un’oggettiva difficoltà di relazione con il mondo sanitario poiché negli ospedali e nei centri di ambulatori non sono presenti gli interpreti Lis, sono chiamati al bisogno con evidenti criticità nelle situazioni d’emergenza. Oltretutto, non esistono percorsi formativi specifici per gli stessi operatori sanitari. Senza tener conto del costo elevato da sostenere per coloro che fossero interessati a seguire i corsi per interprete Lis.

Da questa situazione sul territorio pontino nasce questa collaborazione che porterà la Croce Rossa pontina a organizzare per gli associati Ens i corsi di Manovra Salvavita (Bls, Pbls e le manovre di disostruzione delle vie aree adulti e pediatriche) e di Primo soccorso. Invece, l’Ens pontina curerà un corso gratuito di sensibilizzazione alla Lis per i volontari del Comitato di Latina della CRI oltre a mettere a disposizione i propri interpreti durante i vari momenti formativi in materia sanitaria.

Il presidente pontino dell’Ens Biagio Meschino ha dichiarato: «Sono molto contento di aver firmato questo protocollo cui lavoriamo da mesi. Si tratta di un progetto unico a livello nazionale ed è la prima volta che collaboriamo con la Croce Rossa Italiana. Sono certo che entrambi ne trarremmo molti vantaggi dal punto di vista dell’esperienza, soprattutto sono convinto che in questo modo andremo a potenziare la nostra offerta come Ens e a garantire così ai nostri soci dei servizi di carattere sanitario che potranno agevolare ognuno di noi».

Particolarmente soddisfatto il presidente della CRI Latina Giancarlo Rufo: «L’attività e la collaborazione con l’Ens segna un momento storico per la nostra comunità e per la dignità delle persone che la compongono, a partire proprio da coloro con disabilità uditiva. Si tratta di un ulteriore modo per professionalizzare i nostri volontari e gli operatori sanitari che aderiranno al progetto. Salvare vite è una prerogativa di Croce Rossa, così come offrire soluzioni che riducano le vulnerabilità che riscontriamo sul nostro territorio. Tra l’altro, questa proposta nasce dall’idea – e ne rendo merito – di una nostra volontaria Flavia Fiorini, la quale dopo averne seguito la fase iniziale ora ne seguirà lo sviluppo. A settembre inizieremo i corsi e sarà un altro momento di crescita per tutti noi».

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