Lingua dei segni: come comunicare al paziente con disabilità uditiva

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Un corso di Unid Sicilia ha affrontato per la prima volta la comunicazione tra l’igienista dentale e il paziente con disabilità uditiva, insegnando ai partecipanti il lessico base della lingua dei segni, focalizzata sul settore della salute orale
Si sono svolte a Catania lo scorso 11 e 12 marzo le prime due giornate dei quattro incontri del percorso formativo per igienisti dentali promosso dall’Unid Regione Sicilia; ormai da anni un gruppo compatto e operoso, coordinato dal dottor Igor De Pasquale, che si dedica alla ricerca continua e al miglioramento della professione, valuta le proposte avanzate dai vari soci e sceglie a maggioranza gli argomenti che andranno a comporre il nuovo percorso di formazione, riuscendo ad ottenere, di anno in anno, un grande riscontro.
Il primo incontro di questo 2017 ha permesso di ottenere il brevetto come operatore BLS-D (Basic Life Support – Defibrillation), grazie alle competenze teoriche e pratiche del progetto “Salvamento Academy” presieduto dall’istruttore Roberto Messina.

Il secondo, diretto dalla dottoressa Beatrice Mottola (interprete di lingua dei segni, formatrice e tutor), ha valutato l’approccio sul paziente con disabilità uditiva fornendo importanti informazioni e indicazioni operative.

Nello specifico, il corso ha consentito di apprendere la giusta terminologia che ruota attorno al mondo dei sordi, conoscere le varie realtà in esso presenti e acquisire preziose regole per una buona comunicazione con il paziente non udente.
Nella parte pratica è stato possibile non solo imparare il lessico base della lingua dei segni italiana con particolare riferimento al linguaggio settoriale dell’igienista dentale, ma anche a svolgere delle simulazioni che hanno i partecipanti maggiormente pronti e sensibili nei confronti di tali pazienti.

Un target di pazienti da non trascurare
Un riscontro del tutto positivo si è dimostrato da parte degli igienisti dentali siciliani, in quanto il corso ha permesso la conoscenza di una comunità che spesso si ignora, di dimensioni fra l’altro non indifferenti. L’Organizzazione mondiale della sanità, infatti, ha stimato che nel mondo circa 360 milioni di persone soffrono di disabilità legate all’udito. In Italia, un censimento dell’Istat ha rilevato che circa 877mila persone hanno problemi di udito, più o meno gravi, e 92mila sono i sordi pre-linguali (chiamati erroneamente sordomuti).
Tale incontro formativo, svolto per la prima volta in Italia, resta una porta socchiusa a un approfondimento di questo mondo e, come affermato dalla dottoressa Mottola, «maggiore sensibilità e informazione sulla comunità sorda portano a un minore isolamento delle persone sorde e a una loro maggiore integrazione sociale, oltre che ad arricchire noi udenti in termini sia di conoscenze che di competenze».

Silvia Licata
Segretario Unid Regione Sicilia

http://www.dentaljournal.it

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