L’ospedale di Pordenone sempre più tecnologico con una Tac all’avanguardia

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Costata 600 mila euro, è il secondo modello di questo tipo in Italia: il primo si trova al centro medico della Juventus. Opererà sulle 24 ore e permetterà di realizzare esami in minor tempo

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Meno tempo, maggior precisione e soprattutto riduzione delle radiazioni erogate dell’80 per cento: è la nuova tac “intelligente” dell’ospedale di Pordenone, realizzata dalla General Electric Healthcare e inaugurata, lunedì 2 maggio, alla presenza dei vertici della Aas 5 e di molti primari. Costata 600 mila euro circa, va a sostituire una delle due in dotazione all’ospedale cittadino, ormai obsoleta. È il secondo modello di questo tipo in Italia, il primo si trova al centro medico della Juventus. Un giorno importante per l’ospedale di Pordenone secondo il direttore generale della Aas 5 Paolo Bordon, mentre il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti ha raccomandato a mantenere alta l’attenzione sul Santa Maria degli Angeli.

Per il consigliere regionale del Pd, Renata Bagatin, «è la dimostrazione concreta dell’attenzione per l’ospedale di Pordenone, con una delle migliori tecnologie sul territorio». Quanto al nuovo ospedale ha anche annunciato che «dal prossimo bilancio ci impegniamo come Regione a mettere una posta per avere la dotazione tecnologica completa al momento dell’attivazione del nuovo ospedale».

«Una macchina che ha delle potenzialità enormi – ha commentato il presidente del collegio dei primari, Roberto Spaziante – perché eroga meno dosi di radiazioni e la rende adatta anche per i bambini».

Plauso al modello anche dai tecnici di radiologia presenti. Spaziante ha concluso, però, affermando che «adesso aspettiamo radiologi e tecnici di radiologia per farla funzionare perché ci vogliono le risorse». Un rappresentante della General Electric ha illustrato le caratteristiche del macchinario e don Bernardino l’ha benedetto. “Revolution evo” è una tac ad alta risoluzione con una riduzione di oltre l’80 per cento delle radiazioni emesse mantenendo la stessa qualità delle immagini.

Consente di personalizzare la dose di radiazioni in base alle caratteristiche fisiche del paziente, preservando organi sensibili. Opererà sulle 24 ore e permetterà di realizzare esami in minor tempo. Attenzione anche ai non udenti, accompagnati nell’utilizzo da uno schermo.

Intanto uno degli ultimi atti del direttore generale Bordon, in partenza per Trento, è stata l’approvazione del bilancio di esercizio 2015, che ha chiuso con un utile di esercizio di 2 milioni 964 mila euro per la gestione sanitaria e di 8 mila 191 per quella sociale.

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