Nel programma del Movimento 5 Stelle (qui il pdf integrale da scaricare) per le Elezioni Politiche 2022 c’è un capitolo dal titolo: “Dalla parte dei diritti” nel quale si chiede il raggiungimento di un’uguaglianza sostanziale tra gli esseri umani e si parla anche di parità tra i generi.
Sembrerebbe esserci un po’ di confusione, perché il contenuto è piuttosto breve e sulla parità uomo-donna non ci sono riferimenti (successivamente c’è un altro capitolo dedicato alle donne).
Nel capitolo dedicato ai diritti, si pone l’accento sul fatto che quello attuale sia un sistema corporativo fondato su privilegi e sulle rendite e si auspica un sistema che offra a tutte e tutti le stesse opportunità. In tutto il programma non è mai menzionata la questione legata all’affermazione di genere, non c’è traccia di revisione della legge 164 del 1982 che attualmente umilia le persone che vogliano affrontare un’affermazione di genere diversa da quella stabilita alla nascita, non si fa mai riferimento al registro di genere che sta nascendo in alcuni comuni italiani. Sono tuttavia presenti matrimonio egualitario e legge contro l’omobitransfobia, che viene però definita “omotransfobia”, omettendo dunque le persone bisessuali. C’è la richiesta (ottima, seppure appena accennata) all’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. Nessun riferimento nel programma all’omogenitorialità, alle famiglie arcobaleno, alla step-child adoption da inserire nelle unioni civili, alla gestazione per altri, all’adozione, all’eutanasia: nessuno di questi temi viene menzionato nel programma voluto da Giuseppe Conte per il Movimento 5 Stelle.
“Se i diritti non sono accessibili a tutti ed esercitabili da tutti, allora sono privilegi” si legge nel programma.
Il capitolo dedicato ai diritti propone matrimonio egualitario, legge contro omotransfobia (e non omobitransfobia), educazione sessuale e affettiva nelle scuole e ius scholae.
In tutto il documento del programma, in ogni slide, è presente la dicitura: Capo Politico Giuseppe Conte.
Il programma del Movimento 5 Stelle e i diritti LGBTQIA+
- Matrimonio egualitario
- Legge contro l’omotransfobia (e non omobitransfobia)
- Educazione sessuale e affettiva nelle scuole
Assenti riferimenti a step-child adoption, omogenitorialità, famiglie arcobaleno e nuova legge per l’affermazione di genere in sostituzione della 164 del 1982.
Il programma del Movimento 5 Stelle e le persone con disabilità
Il Movimento 5 Stelle chiede di completare l’incremento di invalidità per le persone con disabilità, potenziare gli strumenti per i percorsi di vita indipendente delle persone con disabilità e non autosufficienti. Si chiede anche l’attuazione della legge delega in tema di disabilità e la definizione e il potenziamento delle tutele per i caregiver. Nello stesso capitolo si chiedono il co-housing e il “socio bonus” per migliorare le condizioni di vita delle persone anziane.
Il programma del Movimento 5 Stelle e le donne
Il Movimento 5 Stelle chiede una piena partecipazione delle donne alla crescita del paese e al suo sviluppo democratico. Nello specifico:
- parità salariale
- equiparazione dei tempi di congedo di paternità e maternità
- proroga dell’opzione donna per l’uscita anticipata dal lavoro
- pensione anticipata per le mamme lavoratrici
- proroga dello sgravio contributivo al 100% per l’assunzione di donne disoccupate
- rafforzamento del fondo per l’imprenditoria femminile
- sgravi per l’assunzione delle donne in gravidanza
Il programma del Movimento 5 Stelle e l’immigrazione
Come detto, nel capitolo dedicato ai diritti si auspica l’istituzione dello ius scholae, “per riconoscere la cittadinanza al minore straniero, che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso, qualora abbia completato regolarmente uno o più cicli di studi.”
Non c’è un capitolo dedicato all’immigrazione, che viene citata soltanto due volte nel più ampio passaggio dedicato a “Multilateralismo ed Europa dei popoli”, nel quale, a proposito di immigrazione, evidenziamo questi due unici punti:
- adozione di un meccanismo comunitario per definire la gestione dei flussi migratori e le operazioni di primo intervento, nonché la successiva accoglienza, ripartizione e distribuzione tra i paesi membri dell’Unione Europea
- Lotta alla tratta di esseri umani e rafforzamento delle politiche di inclusione e integrazione sociale e culturale
In generale il programma del Movimento 5 Stelle presentato dal capo politico Giuseppe Conte è, come nello stile Cinquestelle, asciutto, sintetico e poco argomentato. Sostanziale, e va riconosciuto, che ci siano il matrimonio egualitario, l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole e la legge contro l’omobitransfobia. Grave l’assenza di una nuova legge in sostituzione dell’attuale 164 sull’affermazione di genere. Grave l’omissione sull’omogenitorialità e sulla step-child adoption. Grave la mancanza di una volontà di aprire alla gestazione per altri.
Il matrimonio egualitario, l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole e la legge contro l’omobitransfobia sono elencati in modo sintetico, senza argomentazione alcuna. Per strizzare l’occhio alla comunità, senza disturbare il popolo moderato. Sarebbe questo il partito progressista annunciato da Giuseppe Conte?
Come direbbe un vecchio comunista: questo non è neanche “il minimo sindacale”.