La ministra Locatelli: “Dal 2024 cambieremo il percorso dell’invalidità civile”

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MOLISE. «Cambieremo il percorso dell’invalidità civile». La ministra alle Disabilità, Alessandra Locatelli, ha annunciato un importante cambiamento a partire dal 2024, quando entrerà in vigore l’Icf, la valutazione funzionale della persona, e verranno abbandonate le tabelle percentuali presenti oggi. Eliminate anche le visite periodiche per chi soffre di malattie cronico-degenerative riconosciute o disabilità gravissime.

«Per anni abbiamo ragionato su tabelle percentuali, sulle capacità residue di lavorare e dal 2024 non sarà più così, o meglio ci sarà un sistema misto perché non vogliamo rischiare il tracollo.

Inseriremo l’Icf, ovvero la valutazione funzionale della persona, quegli aspetti qualitativi che valorizzano il singolo disabile. Non si può sentire che i cittadini, anche con malattie cronico-degenerative riconosciute o disabilità gravissime, devono presentarsi e fare sempre visite. Questo lo toglierò nel prossimo decreto». Ha dichiarato la ministra alle Disabilità Alessandra Locatelli.

L’Icf è stato approvato dall’Assemblea Mondiale della Sanità nel maggio 2001 ed è stato riconosciuto da 191 Paesi come lo standard internazionale per misurare e classificare salute e disabilità. Verrà valutata la condizione della persona sotto più aspetti: l’integrità delle funzioni e strutture corporee, la capacità di svolgere delle attività, la possibilità di partecipare alla vita sociale.

Col nuovo sistema inoltre chi ha malattie cronico-degenerative riconosciute o disabilità gravissime non dovrà sottoporsi a visite periodiche, come invece avviene adesso.

Invalidità civile oggi. L’assegno di invalidità è erogato ogni mese, a condizione che il reddito del richiedente non superi l’importo annuo di 5.015,14 euro. Viene rideterminato e rivalutato ogni anno sulla base dell’indice dei prezzi al consumo ed è pari per il 2022 a 291,98 euro, erogati per tredici mensilità. Se la commissione medica accerta un’inabilità lavorativa del 100%, totale e permanente, è prevista l’erogazione di una pensione di invalidità o inabilità civile.

L’importo è sempre limitato a 291,98 euro erogati per tredici mensilità ma i limiti reddituali da rispettare sono più alti: è necessario non superare per il 2022, il reddito annuo di 1750,42 euro, considerando i redditi personali di qualunque natura calcolati ai fini IRPEF, al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali.

La domanda di assegno mensile o pensione di inabilità può essere presentata on line sul sito INPS, tramite patronato o un’associazione di categoria. Alla richiesta deve essere allegata la certificazione medica della patologia invalidante. Devono essere inoltre indicati i dati relativi allo svolgimento di attività lavorativa, i dati reddituali, le modalità di pagamento e l’eventuale delega alla riscossione da parte di un terzo.

Ha ovviamente un ruolo importante la visita: la procedura telematica indica automaticamente la data della visita di accertamento. Per il riconoscimento del diritto alla prestazione è necessario che il verbale della commissione medica certifichi il tipo e la percentuale di menomazione

Le prestazioni di invalidità civile sono sottoposte a periodiche revisioni, di cui la Inps fa avere notizia con mesi di anticipo. Nel caso di mancato invio dei documenti richiesti o se si rende necessario un esame approfondito delle patologie invalidanti, l’interessato sarà convocato di persona, tramite raccomandata ed sms. Nel caso di assenza non giustificata alla visita o di mancato invio dei documenti, la prestazione sarà sospesa e revocata dopo 90 giorni dalla comunicazione di sospensione.

Redazione Termolionline

 

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