“Dal 30 settembre senza più lavoro”: il calvario dei sottotitolatori Rai a rischio licenziamento

Una vicenda clamorosa, che potrebbe riservare dei colpi di scena: le proteste hanno colto nel segno: “Qualcosa è cambiato”

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La vicenda delle sette lavoratrici scuote Viale Mazzini – Notizie.com

“La decisione della Rai di lasciare senza lavoro e senza stipendio sette lavoratori del servizio di sottotitolazione dei programmi tv per non udenti e’ immotivata, molto preoccupante e va contrastata con determinazione”. Questo il comunicato dei componenti Pd della Vigilanza Rai dopo la decisione della Tv di Stato di non rinnovare il contratto a sette persone che lavorano da anni nel quadro dell’appalto sulla sottotitolazione per i non udenti dei programmi.

Una vicenda che ha scatenato i sindacati : “Senza lavoro e senza stipendio – scrivono dal sindacato della Stampa -: questo il destino che la Rai ha decretato per 7 lavoratori in appalto, addetti al servizio di sottotitolazione dei programmi tv per non udenti. Un fatto gravissimo che avviene proprio mentre la commissione di Vigilanza Rai discute il contratto di servizio, testo che alla sottotitolazione per non udenti riconosce un valore centrale per l’inclusione delle persone sorde“.

Gli ultimi aggiornamenti

In base alle informazioni ricevute dalla nostra redazione, il servizio di sottotitolazione della pagina 777 del televideo RAI è da sempre affidata in appalto a delle aziende che svolgono i sottotitoli per la tv di Stato. Nel corso degli anni, di appalto in appalto, un mestiere che vent’anni fa era molto ben remunerato e molto considerato per la sua peculiarità, di volta in volta è stato sminuito sempre più sia economicamente sia per come vengono trattati i lavoratori, sbattuti e assorbiti a destra e a manca.

La situazione, secondo quanto appreso dalla nostra redazione, va avanti da tempo. L’ultimo appalto era stato vinto dalla società Logit. Alla sua scadenza, lo scorso anno è stato indetto un nuovo bando dalla Rai, ma il lotto dei sottotitoli è stato diviso in più lotti e chi poteva partecipare per aggiudicarsene uno, non poteva presentarsi per gareggiare anche per l’altro. Così è successo che un’azienda si è aggiudicata un lotto ed ha assorbito (per effetto della clausola sociale del bando) un numero x di sottotitolatori dalla Logit, ma non la totalità. I lavoratori da assorbire sono stati scelti in base ad una tabella non ben determinata che riportava caratteristiche sui lavoratori assortite e discutibili. Sta di fatto che sette lavoratori sono stati fatti fuori.

La vicenda è andata avanti, ma senza buone notizie per le sette donne coinvolte.  Il secondo Lotto, è rimasto non assegnato perché nessuno ha partecipato per aggiudicarselo. E’ stato di nuovo messo a bando la scorsa primavera e nel mentre i sette lavoratori rimasti fuori e non assorbiti sono stati impiegati con una proroga che scade il 30 settembre. Oltre al danno, anche la beffa: con l’ultimo bando c’è un’azienda che si è aggiudicata il Lotto, ma prenderà servizio il 12 ottobre. Questi sette lavoratori saranno licenziati alla scadenza della proroga, il 30 settembre,  e non essendoci continuità lavorativa tra il 1 e il 12 ottobre non ci sarà l’obbligo per l’azienda subentrante di garantire l’assorbimento di tutte e sette le risorse.

La situazione è arrivata ad un punto di non ritorno. Oggi ai sette dipendenti è arrivata la lettera di licenziamento da parte dell’azienda, accompagnata (fortunatamente) da una speranza: nella lettera è infatti stato scritto che verrà attuato il piano di assorbimento. La speranza, per le persone coinvolte è che le proteste e le prese di posizione abbiano colto nel segno. “Non ci resta che attendere”, dichiarano. Con una speranza in più…

di Paolo Colantoni – Notizie.com

 

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