Come cambiano le tasse per disabili e famiglie che li curano e cosa prevede revisione leggi tra cui 68/69 annunciati da Governo Meloni? All’indomani dell’approvazione del Ddl Anziani, che rappresenta il primo passo verso la riforma dell’invalidità e Legge 104, ci si avvia alla definizione dei decreti attuativi per la riforma della invalidità, cambiano le modalità di riconoscimento dell’invalidità e si va anche verso la revisione delle tasse per le persone disabili.
- Come cambiano tasse per disabili e famiglie e revisione leggi da governo
- Modifiche e novità per riconoscimento invalidità civile
- Nuovo Ddl Anziani approvato e misure previste
Come cambiano tasse per disabili e famiglie e revisione leggi da governo
Recentemente intervenuta al Forum delle associazioni familiari, il ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, ha avanzato la proposta per la detassazione per disabili, famiglie fragili e con figli disabili, nonché la necessità di revisione della Legge 68/99, la legge per l’inclusione lavorativa dei lavoratori con disabilità, misure che dovrebbero rientrare nella nuova riforma fiscale che il governo dovrebbe attuare entro massimo due anni.
Secondo quanto proposto dalla ministra Locatelli, nella nuova riforma fiscale dovrebbero essere inserite nuove detrazioni per le famiglie più fragili e con persone con disabilità, in modo da alleviare il loro carico fiscale e si tratta di un intervento che, insieme al decreto invalidità e al nuovo Ddl, potrebbe contribuire a migliorare nettamente le condizioni di vita dei disabili ma anche dei familiari che prestano cure e assistenza.
La ministra Locatelli ha anche parlato della revisione della Legge 68/99 per l’inclusione lavorativa dei lavoratori disabili che necessità, a suo parere, di essere rinnovata, con strumenti più flessibili per inserire le persone con disabilità e accompagnarle nel mondo del lavoro, valorizzandone tutte le esperienze.
Del resto, ha spiegato la stessa ministra, è l’Unione Europea che chiede, da tempo, interventi per riformare il sistema assistenziale italiano in modo da rispondere pienamente ai principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e si tratta di una riforma che non può più aspettare e che deve essere attuata in breve tempo.
Modifiche e novità per riconoscimento invalidità civile
Nel frattempo, ciò che si appresta già a cambiare sono le modalità di riconoscimento di indennità e aiuti per gli invalidi che vengono generalmente riconosciuti in maniera e misura differente a seconda della percentuale di invalidità di ogni soggetto dopo apposite visite dinanzi a commissioni mediche Asl.
Secondo quanto riportano le ultime notizie, però, le normali percentuali di invalidità attualmente vigenti potrebbero essere cancellate e sostituite da nuovi parametri appositamente stabiliti in tabelle europee, ancora in fase di definizione, in linea con le disposizioni della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
La ministra per le Disabilità Lucarelli ha spiegato che l’iter per la stesura dei decreti per l’operatività alla Legge Delega sulla Disabilità ha l’obiettivo di riformare il sistema della disabilità, intervenendo sulla definizione stessa di disabilità e sulle procedure di riconoscimento di invalidità, handicap e Legge 104.
I decreti attuativi riguardano soprattutto due misure cardine del provvedimento che sono la valutazione di base, per una revisione delle procedure di accertamento dell’invalidità civile, e le modalità di attuazione della valutazione multidimensionale per l’elaborazione di un unico modello di Progetto di Vita.
Precisiamo che sono già al via prime novità per l’invalidità civile che riguardano la procedura di richiesta della invalidità civile, che diventa più semplice.
Stando, infatti, a quanto previsto dalle ultime novità approvate, la domanda di invalidità civile si può d’ora in poi inviare online insieme alle cartelle cliniche su un nuovo portale senza dover necessariamente sostenere apposita visita.
Tutte le certificazioni necessarie potranno essere allegate anche dal medico certificatore o dal Patronato a cui ci si rivolge per presentare richiesta di invalidità e per allegare le certificazioni direttamente sul sito dell’Istituto bisogna accedere alla propria area personale inserendo le proprie credenziali Spid, Cie (carta di identità elettronica) o Cns (carta nazionale dei servizi).
Nuovo Ddl Anziani approvato e misure previste
Le novità per invalidi e disabili seguono e potenziano le misure già previste dal Ddl anziani, messo a punto per permettere alle persone anziane di continuare la propria vita e le proprie cure presso la propria abitazione, tramite un progetto assistenziale individualizzato (PAI) che definisca tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali necessarie per la persona anziana, e che le procedure per valutare se una persona anziana è autosufficiente siano semplificate e integrate.
Entro il 31 gennaio 2024 dovranno, dunque, essere adottate misure per promuovere il cosiddetto l’invecchiamento attivo e l’inclusione sociale delle persone anziane, insieme a forme di coabitazione solidale tra anziani e di coabitazione intergenerazionale, soprattutto in case famiglia o condomini solidali e si tratterebbe di spazi aperti ai familiari, ai volontari e a chi presta servizi sociosanitari.
Si punta, inoltre, a:
- promuovere interventi per la prevenzione della fragilità delle persone anziane;
- integrazione degli istituti dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) e del servizio di assistenza domiciliare (SAD);
- riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice;
- previsione d’interventi a favore dei caregiver familiari e per migliorarne le condizioni di vita individuali.
Inoltre, da un punto di vista prettamente sanitario, si punta a definire interventi di sanità preventiva presso il domicilio delle persone anziane che dovrebbero avvenire grazie alla rete delle farmacie territoriali in sinergia con gli erogatori di servizi sociosanitari.
Con il Ddl Anziani viene anche istituito il nuovo assegno unico per gli anziani, sostegno economico che incorporerà l’indennità di accompagnamento e altre misure di aiuto per anziani. La nuova prestazione sarà modulata per ogni persona in base al bisogno assistenziale e si potrà erogare a scelta del beneficiario sotto forma di soldi o di servizi alla persona e ciò significa che si potrà o ricevere come contributo economico mensile per affrontare le spese necessarie all’assistenza per l’anziano non autosufficiente, o con erogazione di specifici servizi alla persona, cioè avere prestazioni gratis di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria.
L’assegno unico per anziani spetta agli anziani non autosufficienti, totalmente o parzialmente, con Legge 104, considerando non autosufficienti le persone affette da una situazione patologica che non permette di svolgere autonomamente le funzioni essenziali della vita quotidiana; chi ha bisogno di aiuto per esempio, per lavarsi, vestirsi o preparare pasti e mangiare