di Rachele Bombace – DIRE
ROMA – “L’attuazione della legge delega passerà attraverso l’adozione di cinque decreti legislativi ai quali stiamo lavorando con la massima priorità.
Tre dei cinque schemi di decreto, dopo il confronto con le commissioni precedentemente istituite e con le Federazioni delle associazioni che rappresentano le persone con disabilità (Fand e Fish), sono stati già predisposti e trasmessi formalmente alle altre Amministrazioni statali coinvolte per l’acquisizione dei relativi concerti”. Risponde così Alessandra Locatelli, ministro per le disabilità, al question time in merito alle iniziative intraprese e in programma per l’attuazione della legge delega in materia di Disabilità, illustrando le tappe principali del procedimento e il suo stato di avanzamento.
“Il primo di questi decreti riguarda l’istituzione del Garante dei diritti delle persone con disabilità. Il provvedimento attribuisce al Garante- chiarisce Locatelli- la natura di organismo indipendente di garanzia e gli assegna competenze incisive e ben definite, legate, tra l’altro, al contrasto dei fenomeni di discriminazione e alla vigilanza sul rispetto dei diritti delle persone con disabilità. Il secondo schema di decreto legislativo prevede un tavolo istituzionale per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) in favore delle persone con disabilità.
Il Tavolo procederà alla ricognizione delle prestazioni sociali e alla predisposizione di linee guida finalizzate all’individuazione dei LEPS stessi. Ritengo che questa operazione possa avere una portata davvero storica per quelle che sono le implicazioni sulla vita reale delle persone con disabilità. Le ricognizioni del Tavolo costituiranno la base delle successive scelte di indirizzo politico e saranno funzionali anche all’ottimale implementazione degli interventi, per ridurre i divari territoriali e garantire un trattamento uniforme e uguale dignità a tutte le persone con disabilità”.
Il terzo schema di decreto ha ad oggetto la riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità. “Le novità principali su questo fronte riguarderanno l’individuazione, presso le amministrazioni, di figure preposte alla programmazione strategica della piena accessibilità fisica e digitale e all’inserimento lavorativo. Infine- continua il ministro per le Disabilità- abbiamo due decreti che tratteranno, rispettivamente: l’accertamento della condizione di disabilità e la revisione dei suoi processi valutativi di base; la valutazione multidimensionale della disabilità e la realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato”.
Si tratta dei decreti “maggiormente rappresentativi del cambio di prospettiva che richiedono grande attenzione, anche perché collegati a una specifica milestone nell’ambito del PNRR. In particolare, con il decreto sulla valutazione di base procederemo a razionalizzare e riunificare le procedure di accertamento delle varie condizioni di invalidità civile, sordità, cecità civile, sordocecità e di quelle previste dalla legge n. 104 del 1992. In parallelo- aggiunge Locatelli- e coerentemente con i criteri previsti dalla legge delega, il decreto adotterà la Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF) e introdurrà anche una definizione di ‘disabilità’ e di ‘profilo di funzionamento’ rispondente all’ICF stessa e alle disposizioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”.
Il quinto decreto che ha citato il ministro “riguarda la valutazione multidimensionale e la redazione del progetto di vita; progetto nel quale devono confluire e trovare definizione i vari interventi a sostegno della Persona con disabilità. Tra gli obiettivi di questo decreto vi è anche quello di consentire, una volta redatto il progetto di vita, la sua immediata attuazione attraverso il ‘budget di progetto’, basato sulla definizione qualitativa e quantitativa delle risorse umane, professionali, economiche, strumentali e tecnologiche, che possono attivarsi con servizi o sostegni informali, anche valorizzando l’apporto e l’attività in ‘amministrazione condivisa’ del Terzo Settore”.
Quanto, infine, allo stato di avanzamento dei lavori, Locatelli ricorda che il ministro Erika Stefani “ha istituito, nel febbraio 2022, una Commissione redigente con il compito di predisporre i primi tre decreti legislativi. Commissione che ho ritenuto di mantenere per il completamento del lavoro di stesura dei primi tre schemi, ai quali la Commissione stessa aveva iniziato a lavorare. Abbiamo dunque proceduto con l’esame dei testi, coinvolgendo anche la Commissione (istituita dal ministro Stefani) e le Federazioni nazionali (Fand e Fish) e abbiamo così ridefinito gli schemi trasmettendoli, come dicevo, alle altre Amministrazioni statali coinvolte per l’acquisizione dei concerti nel mese di gennaio 2023”.
Per quanto concerne gli schemi di decreto sulla valutazione di base e sulla valutazione multidimensionale, nella consapevolezza della portata innovativa dei progetti, “abbiamo ritenuto necessaria l’istituzione di appositi tavoli tecnici di lavoro che verificheranno la funzionalità delle riforme e la capacità delle stesse di intercettare realmente i bisogni delle persone con disabilità. I tavoli in questione sono stati istituiti con decreti a mia firma e vedono la partecipazione al loro interno di qualificati esperti, dei rappresentati degli altri ministeri, della Conferenza delle regioni e delle province autonome, delle aziende sanitarie, di ANCI, dell’Istituto Superiore della Sanità, delle associazioni del mondo della disabilità e degli attori che a vario titolo saranno coinvolti nella fase attuativa della riforma.
Il 7 marzo i due tavoli tecnici si sono insediati e procedono il loro lavoro con incontri settimanali. Le commissioni avranno la possibilità di fare audizioni e dovranno concludere il loro lavoro entro il 31 maggio 2023- precisa il ministro durante il question time- con la produzione di una relazione finale che sarà propedeutica all’elaborazione degli schemi dei due decreti legislativi. Il percorso di approvazione dei decreti dovrà poi concludersi entro la primavera del 2024, coerentemente con il termine di esercizio della delega e la milestone per essi prevista nell’ambito del PNRR”.
La legge delega, o la piena attuazione della legge delega, “non è un punto di arrivo ma di partenza. Mi auguro che sia un modo per incentivare un salto culturale e di qualità nel quale immaginare in tutte le persone talenti e competenze da valorizzare nelle nostre comunità, nel nostro paese, anche dal punto di vista economico. I decreti attuativi non coprono tutto il panorama che riguarda il mondo delle persone con disabilità, ma abbiamo il dovere di prendere questo come punto di partenza di qualità e svilupparlo anche dopo, con un riordino normativo, con una riorganizzazione delle risorse, pensando alla dimensione abitativa, lavorativa e alla dignità di tutte le persone con disabilità. Qesto è il grande impegno che, attraverso la legge delega e prinicpi trasmessi dalla Convenzione Onu, abbiamo il dovere di portare avanti tutti insieme”, conclude Locatelli.