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Aumenti pensioni d’invalidità ultime notizie: è arrivata la conferma della proposta di adeguamento degli importi dalla ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli. Un discorso che andrà affrontato sicuramente nei tavoli di riforma delle pensioni che si stanno tenendo al ministero del Lavoro da un mese e mezzo a questa parte. E nei quali, la ministra Locatelli vorrebbe istituire un ulteriore tavolo “per adeguare le pensioni di invalidità”. Lo ha detto la stessa ministra spiegando qual è la situazione attuale dei pensionati e delle pensionate che ricevono un assegno mensile legato all’invalidità, beneficiari di un’indennità che non è sicuramente sufficiente ad arrivare a fine mese. Ospite di Rai Isoradio nella trasmissione “Colazione con Simona”, la domanda più gettonata rivolta alla ministra è stata proprio quella relativa agli aumenti delle pensioni d’invalidità. E in particolare se, grazie a un suo intervento, si potesse riuscire ad aumentare le pensioni di invalidità perché “non si può vivere con 313 euro al mese”.
Aumenti pensioni d’invalidità ultime notizie: quando ci sarà?
Sugli aumenti delle pensioni d’invalidità. la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli ha risposto ripercorrendo l’impegno che, da anni, si è presa per migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità. “C’è da fare uno sforzo per aumentare le pensioni d’invalidità parziali perché quelle di invalidità totale (di inabilità, n.d.r.) hanno avuto un aumento, non per tutti, che è stato deciso anche dalla Corte costituzionale – ha affermato Alessandra Locatelli – Il mio ministero vorrebbe istituire un tavolo affinché si possano fare anche delle simulazione rispetto ai costi e a come adeguare le pensioni d’invalidità. Il tavolo andrà collocato, sicuramente, nella riforma generale delle pensioni sulla quale ci sta già lavorando il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e il ministero dell’Economia e delle Finanze”. Tuttavia, a sostegno dell’intenzione di aumentare gli importi delle pensioni d’invalidità, la ministra Alessandra Locatelli spiega che vorrebbe portare “una sua proposta e aprire un tavolo di confronto su questa”. Ci vorrà del tempo perché “le cose non si fanno con la bacchetta magica” e, dunque, gli aumenti non arriveranno dall’oggi al domani. Tuttavia, dopo la situazione economica sfavorevole per il caro bollette e la crisi scaturita dalla guerra, le categorie più deboli risultano ancora una volta le più svantaggiate. Dunque, “sicuramente quello delle pensioni d’invalidità è un punto focale e all’ordine del giorno”, dice ancora Alessandra Locatelli. “Non ce ne dimentichiamo mai e lo abbiamo messo al primo posto nella nostra agenda di governo”.
Pensione d’invalidità, ecco quanto si prende nel 2023
La proposta di aumentare le pensioni d’invalidità andrà sostenuta nei tavoli della riforma generale delle pensioni che si stanno tenendo al ministero del Lavoro per superare la legge Fornero. “Aumentare le pensioni d’invalidità richiede tante risorse – ha spiegato ancora la ministra per la Disabilità a Isoradio – È una nostra proposta che dobbiamo condividere con gli altri ministeri competenti, in particolare quello dell’Economia e quello del Lavoro”. Dunque, l’intenzione di aumentare le pensioni d’invalidità c’è e sarà portata avanti nell’ambito della riforma delle pensioni, il perimetro ideale affinché possa essere revisionata tutta la materia previdenziale che conta di produrre, al termine delle trattative, una legge organica che disciplini pensioni di vecchiaia, anticipata e tutte le relative esigenze, tra le quali gli invalidi e inabili al lavoro. Ad oggi, le pensioni d’invalidità sono state adeguate all’aumento dei prezzi osservato dall’Istat nel 2022. Pertanto, a decorrere dall’inizio del 2023, le pensioni d’invalidità hanno beneficiato dell’incremento del 7,3% che, in realtà, si è assestato al 5,3% perché il 2% era stato già anticipato nell’ultimo trimestre del 2022.
Il trattamento economico di chi beneficia della pensione d’invalidità è fissato in 313,91 euro al mese per gli invalidi civili, ciechi parziali e sordi; e in 339,48 euro mensile per i ciechi assoluti senza ricovero.