Redazione ANMIC24
Sul mancato coinvolgimento nei lavori del nuovo Governo, delle associazioni del mondo della disabilità, si è concetrato l’intervento del prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC durante la trasmissione ANMIC Informa andata in onda il 9 novembre scorso.
“Ancora una volta – spiega il prof.Pagano – dobbiamo lamentare la scarsa considerazione dei nuovo Governo sui i temi della disabilità. Ci hanno dato rassicurazioni, ma attendiamo ancora una convocazione delle associazioni di categoria da parte del presidente del Consiglio”.
I temi che ANMIC presenterà al nuovo Governo
La richiesta dell’aumento delle pensioni di invalidità
“E’ inutile girarci intorno – spiega il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – 290 euro al mese sono una cifra poco dignitosa. Questo concetto è stato ribadito dalla Corte Costituzionale ed è ormai un dato di fatto. E’ diventato il nostro cavallo di battaglia e non ci fermeremo sino a quando non riusciremo a portare a casa questo risultato”.
Inclusione lavorativa
“Il collocamento mirato – spiega il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – così come è stato implementato negli ultimi anni non funziona. L’incontro tra domanda ed offerta non può essere un mero atto amministrativo. I lavoratori con disabilità non possono attendere decenni per essere chiamati. Dobbiamo puntare sulla formazione. La legge 68 del ’99 aveva dato tante speranze invece ha funzionato poco.
In un periodo di crisi economica profonda come quello che stiamo vivendo, non si può vivere con 290 euro al mese. Il sostegno assistenziale, già basso, non basta più. L’inclusione lavorativa non è importante solo da un punto di vista economico ma soprattutto da un punto di vista sociale.
Badanti familiari
“Oggi in parlamento – chiarisce il prof.Nazaro Pagano presidente nazionale ANMIC – giacciono tante proposte sulla regolarizzazione dei caregiver familiari. Non si è avuta la capacità di omogeneizzare queste proposte e farne valere una. Tante mamme, papà, fratelli e sorelle, devono abbandonare il proprio lavoro per assistere i propri figli. Questa legge l’aspettiamo da tanto. Riteniamo che il parlamento debba fare uno sforzo importante. Oggi davanti ai nostri occhi abbiamo un quadro drammatico. Dopo aver lasciato il lavoro, le persone orami anziane non hanno più la forza di assistere il proprio congiunto. Tante di loro in associazione ci hanno detto che sperano che muoia il proprio congiunto e poi loro perchè sono disperate. Dobbiamo dare una speranza a tutti. Oggi i caregiver non hanno assistenza nè previdenziale nè economia. E’ tutto legato solo all’affetto”.
La legge 112 del 2016
“Su questo tema – conclude il prof. Nazaro pagano presidente nazionale ANMIC – faremo un importante convegno studio organizzato da ANMIC. Personalmente ho criticato quella legge ma, pur ritenendo valida la mia tesi, speravo di sbagliarmi e invece così non è stato. Questa legge non mette al centro la persona con invalidità. Non possiamo pensare solo alla struttura. Quella legge è stata fatta per le persone con disabilità ricche. La legge sta languendo e si sta avvitando su se stessa. Nei territori non si riescono a dare le risposte giuste. Noi a differenza dei burocrati, conosciamo i bisogni espressi dai territori e non solo quelli”.