Genova, protesta per troppi disabili in classe: il provveditore spegne ogni speranza

Clavarino risponde alla protesta dell'Ic Lagaccio: "O gli alunni si trasferiscono in altre scuole o la situazione rimane quella". Docenti e Ata: "Serve investire per avere un'altra prima". Domani assemblea di Usb nella caserma Gavoglio

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GENOVA -“A malincuore dico che se alcuni di quei ragazzi disabili non si trasferiranno in altre scuole avremo una prima classe di 23 bambini di cui sette con la 104”.

di MIV

Risponde così Alessandro Clavarino, il provveditore scolastico di Genova e Savona all’istanza di docenti, personale Ata e genitori dell’istituto comprensivo Lagaccio che sostenuti da Usb da settimane sono sul piede di guerra per chiedere che venga rivisto l’organico e costituire una classe in più nella scuola Duca degli Abruzzi visto l’altissimo numero di ragazzi con disabilità iscritti.

Una protesta che dopo un presidio davanti al Provveditorato di via Assarotti e un comunicato stampa vedrà il suo culmine domani, giovedì 14 luglio, in un’assemblea pubblica fissata per le 18.30 in Casa Gavoglio, in via del Lagaccio.

Il provveditore Clavarino però ribadisce la posizione già resa nota nell’incontro avuto con i docenti: “L’unica alternativa senza il trasferimento in altre scuole è dividere e creare due classi da circa dieci alunni con il risultato che in una ci saranno però ben quattro ragazzi con la 104, di fatto creando una situazione forse ancora più pesante per la didattica e l’integrazione dei più fragili”.

La posizione di Clavarino, visto che i genitori dei ragazzi portatori di handicap hanno già rifiutato la possibilità di trasferirsi in altre scuole, potrebbe indurre Usb, docenti e genitori del Lagaccio a chiedere aiuto agli assessori regionale e comunale dell’Istruzione, insomma ad alzare il tono della protesta.

“Sette alunni con disabilità, di cui 4 gravi, su 23, necessitano di un ambiente sereno e tranquillo – spiegano da Usb Scuola Liguria – Ma con quei numeri non è possibile. Per questo è necessario investire: non serve dividere in due la prima ma bisogna creare un’altra prima classe assumendo altri due insegnanti e il personale necessario”.

 

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