Nel gennaio scorso avevamo segnalato come numerose famiglie con disabilità si fossero viste decurtare o addirittura azzerare dall’INPS il reddito di cittadinanza, in seguito all’aumento delle pensioni di invalidità stabilito da una Sentenza del 2019 della Corte Costituzionale. La stretta interlocuzione della Federazione FISH con l’INPS, dopo che in questi giorni alcune persone con disabilità hanno comunicato di avere nuovamente percepito il reddito di cittadinanza senza variazioni, coincide oggi con una nota dell’Istituto, che renderà necessario continuare a monitorare la situazione
Alla fine di gennaio avevamo segnalato come numerose famiglie con disabilità si fossero viste decurtare o addirittura azzerare dall’INPS il reddito di cittadinanza, in seguito all’aumento delle pensioni di invalidità stabilito dalla Sentenza 152/20 prodotta due anni fa dalla Corte Costituzionale. Successivamente, un approfondimento curato dal Centro Studi Giuridici HandyLex aveva spiegato il meccanismo alla base di quelle situazioni.
«Già nel 2019 – aveva sottolineato per l’occasione Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) -, quando era stata approvata la Legge 26/19 [conversione del Decreto Legge 4/19, N.d.R.], avevamo denunciato, seppure inascoltati, l’iniquità di conteggiare le pensioni di invalidità nel cumulo del reddito familiare, creando situazioni che allora come oggi danneggiano pesantemente tante famiglie con disabilità». «E tuttavia – aveva aggiunto – non intendiamo stare a guardare questo ennesimo attacco a famiglie costrette a vivere spesso ai limiti dell’indigenza».
La stretta interlocuzione della FISH con le Istituzioni e con l’INPS stesso, dopo che in questi giorni alcune persone con disabilità hanno comunicato di avere nuovamente percepito il reddito di cittadinanza senza variazioni, coincide oggi con una nota resa pubblica dall’Istituto, che informa come «nel mese di febbraio le rate del reddito di cittadinanza siano state determinate solo per una platea parziale con l’applicazione dell’articolo 2, comma 6, del Decreto Legge 4/2019, per problemi tecnici in corso di approfondimento. Si procederà quindi al ricalcolo delle rate nel più breve tempo possibile per coloro che rientrano nei parametri».
«Continueremo naturalmente a monitorare la situazione – commentano dalla FISH – anche con una nuova analisi approfondita della stessa da parte del nostro Centro Studi Giuridici HandyLex». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishonlus.it.