Cento milioni per le misure di tutela e sostegno alle persone con disabilità. La ministra Stefani: “Sono felice per l’istituzione del fondo”. Sarà ripartito sui singoli obiettivi e progetti
ROMA – Un “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”, con una dotazione di 100 milioni di euro annui a decorrere dal 2021, per “dare attuazione alle politiche per l’inclusione, l’accessibilità e il sostegno a favore delle persone con disabilità”: è una delle “Misure a tutela delle persone con disabilità”, previste nell’articolo 34 del decreto Sostegni. Il fondo viene istituito “nello stato di previsione del ministero dell’Economia e delle Finanze” e lo stanziamento è trasferito al bilancio autonomo della presidenza del Consiglio dei ministri”.
Per quanto riguarda “gli interventi e la definizione dei criteri e delle modalità per l’utilizzazione delle risorse”, questi saranno individuati e precisati da “uno o più decreti del presidente del Consiglio dei ministri, ovvero dell’autorità politica delegata in materia di disabilità, di concerto con i ministri dell’economia e delle finanze e del Lavoro e delle politiche sociali”.
In attesa che dunque si chiariscano tempi, modi e declinazioni concrete di questa misura, esprime soddisfazione la ministra Erika Stefani: “Sono felice per l’istituzione di un fondo di 100 milioni di euro per le misure di tutela e sostegno alle persone con disabilità. Il fondo è istituito col Decreto Sostegni, si chiamerà ‘Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità’, e sarà dedicato a progetti concreti per migliorare, semplificare la vita e garantire i diritti di queste persone, di ogni età – commenta in una nota – Il Fondo è istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri e, con successivi decreti, a nostra firma – prosegue Stefani – sarà ripartito sui singoli obiettivi e progetti. Il Dl Sostegni segna così una svolta positiva: l’effettiva inclusione delle persone con disabilità è al centro dell’attenzione del governo”.
Plaude anche, la ministra Stefani, a un’altra misura contenuta nel decreto: le nuove tutele per i lavoratori fragili. “Nella proroga – spiega la ministra – sono stati infatti chiariti e sciolti alcuni nodi iniziali, così da garantire che le assenze che questi lavoratori sono costretti a prendere per tutelarsi dal rischio contagio non compromettono il posto di lavoro né il taglio delle indennità”.