“Soddisfatti dell’approvazione in Consiglio comunale di una mozione per la promozione dell’inclusione sociale delle persone affette da disabilità uditiva per consentire la loro partecipazione all’attività del Consiglio”
“Siamo soddisfatti dell’approvazione in Consiglio comunale di una mozione per la promozione dell’inclusione sociale delle persone affette da disabilità uditiva per consentire la loro partecipazione all’attività del Consiglio comunale e quindi alle decisioni dell’amministrazione pubblica”.
Così la consigliera della Lega Beatrice Baratelli che ha presentato una serie di emendamenti al testo della mozione presentata da CSN.
“Il testo presentato ci è apparso generico e poco articolato, per questo, apprezzandone gli obiettivi, ho elaborato diversi emendamenti sia dal punto di vista normativo, per legittimare le richieste contenute nel testo, sia dal punto di vista delle azioni da mettere in atto”.
“Tra i doveri di ogni Comune c’è quello di garantire un’informazione paritetica: lo dice la legge. Sul tema, il Parlamento europeo è intervenuto con più risoluzioni e ha approvato anche un vero e proprio ‘Piano d’azione europeo’, in cui si invitano gli Stati membri ad utilizzare, promuovere e diffondere il linguaggio gestuale attraverso la televisione digitale. Nella risoluzione UE è espressamente riconosciuto che le lingue dei segni nazionali sono a pieno titolo lingue naturali al pari delle lingue parlate. Attualmente quasi tutte le Regioni italiane hanno approvato norme specifiche per la promozione del riconoscimento della LIS (lingua dei segni), compresa l’Emilia-Romagna.
Per questo consideriamo necessario che anche il Comune di Cesena proceda alla promozione del riconoscimento della LIS, quale ausilio, tra gli altri esistenti, all’inclusione sociale delle persone affette da disabilità uditiva. Sul tema della parità di informazione e partecipazione per le persone affette da disabilità uditiva crediamo che il testo approvato arricchito dai nostri emendamenti rappresenti un segnale importante sul piano dell’inclusività e un punto di partenza per attivare iniziative tangibili ed effettivamente utili”.