L’assessorato alla Famiglia concede un acconto del 60 per cento a 68 enti non-profit. Le somme maggiori al Telefono Arcobaleno e all’Opera Don Calabria
di Claudio Reale
I fondi, a regime, sfioreranno il milione e 900mila euro. Adesso, però, arriva almeno un acconto del 60 per cento. L’assessorato regionale alla Famiglia ha sbloccato la graduatoria dell’ex Tabella H per il sociale: a beneficiarne sono 68 enti – dall’associazione Meter di don Fortunato Di Noto al Centro Padre nostro, da Telefono Arcobaleno all’Opera Don Calabria – che avaveno presentato richiesta in primavera. “Questi enti – osserva l’assessore alla Famiglia, Antonio Scavone – costituiscono una parte importante del mondo del volontariato, affiancano e coadiuvano sistematicamente le istituzioni pubbliche nell’affrontare, a volte nel far emergere, i disagi cui vanno incontro le persone più fragili.
Soprattutto in questo momento di pandemia è stato prezioso e ha affiancato in maniera ammirevole le istituzioni pubbliche”.
I contributi distribuiti subito, con un decreto firmato dal dirigente generale Rosolino Greco, ammontano a 1,1 milioni. Gli assegni più cospicui vanno al Telefono Arcobaleno (l’acconto ammonta a 152mila euro), all’Opera Don Calabria (119mila), all’Ente nazionale per la protezione e assistenza dei sordi (76mila), al Centro Padre nostro (75mila), al Banco alimentare (72mila) e all’associazione Meter (69mila), che assorbono così da soli circa metà dello stanziamento. I finanziamenti sono legati a singoli progetti presentati dalle associazioni: il saldo del contributo sarà versato al termine delle iniziative, quando i volontari presenteranno una relazione sulle attività svolte e sugli obiettivi raggiunti.