“L’ utilizzo della LiS, lingua dei segni o della LiS Tattile, rappresenta una libera scelta delle persone sorde, sordocieche e con disabilità uditiva in genere e delle loro famiglie, in merito alle modalità di comunicazione, ai percorsi educativi e agli ausili da utilizzare per il raggiungimento del pieno sviluppo della persona e della piena inclusione sociale”.
È quanto dichiarato da Aida Romagnuolo. È da sottolineare, inoltre, ha continuato Romagnuolo, la mancanza di progetti o di iniziative specifiche, volti all’inclusione sociale o all’abbattimento di qualsiasi barriera architettonica delle persone che comunicano mediante LiS o LiS Tattile .
Per tali motivazioni, ha concluso Romagnuolo, attraverso il mio ordine del giorno approvato in aula, ho chiesto l’impegnoal Presidente della Regione Molise e agli assessori competenti, ad un immediato ed urgente interessamento per la attivazione di progetti formativi volti all’insegnamento della LiS e della LiS Tattile, la diffusione e l’accessibilità, nelle stazioni di trasporto terrestre, ferroviario e marittimo, nonché nei siti turistico-culturali della Regione, dei servizi di interpretariato in LiS e LiS Tattile, presso i punti di informazione e contatto con il pubblico. Con questo voto, ha vinto il buonsenso”.