La prof offende l’ex alunna sorda perché sta con Salvini: “Bisogna stare con chi accoglie”

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La docente attacca la sua ex allieva, colpevole di simpatizzare per Salvini e Meloni: “Come si possono abbracciare idee fascioleghiste e sostenere chi fa morire degli innocenti sulle navi?”

La scuola rappresenta la sede principale di formazione dei ragazzi che, grazie alla presenza e al supporto dei docenti, vengono indirizzati verso i valori più nobili e formati sui pilastri della società.

Tra le fondamenta della Costituzione italiana vi è quella della libertà di espressione: ognuno è libero, almeno in teoria, di esplicitare il proprio pensiero senza essere vittima di insulti e denigrazioni. Strano però che spesso alcuni professori di sinistra non riescono proprio a tollerare chi prova simpatia per Matteo Salvini, sbottando addirittura contro i loro alunni e cercando di imporre un filone unico di posizione politica.

L’ultimo tentativo di impartire lezioni di democrazia si è verificato nella roccaforte rossa del Mugello, dove un’insegnante ha inveito ai danni di una sua ex allieva colpevole di aver scritto un commento di sostegno alla candidata Susanna Ceccardi. Il leader della Lega recentemente è andato a Borgo San Lorenzo a supporto della candidata alle Regionali, ma evidentemente per la prof non è lecito appoggiare il centrodestra. La donna ha voluto porre una domanda provocatoria alla sua ex alunna sordomuta: “Simona, sei per caso leghista salviniana? Sappi che siamo su fronti decisamente opposti! Ma come fai… una ragazza intelligente come te… Non ti ho insegnato nulla?“. E la risposta della ragazza (“Prof, sono meloniana, qualche volta salviniana, e comunque viva la libertà del pensiero politico“) ha scatenato l’ira della docente: “Meglio, dirtele chiaramente le cose, così, se andranno al potere i tuoi amici, verrai tu a darmi l’olio di ricino!“. La 30enne a quel punto ha voluto lanciare una stoccata: “Pesantina oggi, prof… La ricordavo diversamente, ai tempi della scuola“.

“Dalla parte di chi accoglie”

Come riportato dall’edizione odierna di Libero, l’insegnante ha poi esternato la propria delusione: ribadendo di stare dalla parte “di chi abbraccia e accoglie, non dalla parte di chi disprezza e respinge“, si è interrogata sul come alcuni suoi alunni non abbiano appreso le sue lezioni scolastiche. Successivamente è intervenuto il padre della giovane, che ha voluto rispondere per le rime alla signora: “Lei deve solo cercare di capire che non tutti possono pensarla come lei, ma va bene così… si chiama democrazia. Per quanto riguarda l’olio di ricino, è rimasta un po’ indietro, al giorno d’oggi esistono lassativi migliori“.

La prof era una furia e non ha avuto alcuna intenzione di arretrare: “Sono stato orgogliosa di Simona. Se poi lei, nel fare la sua strada, ha preferito stare dalla parte di chi fa morire degli innocenti sulle navi al grido di ‘prima gli italiani’, benissimo, è una sua consapevole scelta“. Il padre ha invitato la docente a non esprimere giudizi sulla propria figlia, anche perché ognuno ha le sue convinzioni e tutte – anche se non condivise – andrebbero rispettate: “Considero chiuso l’argomento pregandola di evitare ulteriori contatti“. A concludere il tutto ci ha pensato la ragazza, che ha sottolineato la necessità di una migliore gestione dei flussi migratori e dell’accoglienza: “L’Italia ha grossi problemi interni e non possiamo permetterci di accollarci altri problemi“. L’insegnate infine ha postato sul proprio profilo Facebook un’amara riflessione: “Ogni volta che so di qualche ex allievo che ha abbracciato idee fascioleghiste, ho una stretta al cuore!“.

 

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