Dal 7 settembre nuovo Dpcm: ancora mascherine e tamponi obbligatori per chi torna dai Paesi a rischio

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Il Governo conferma le norme fissate lo scorso 10 agosto. Capienza dei mezzi pubblici portata all’80%: novità per gli scuolabus, che potranno viaggiare a pieno carico ma solo se chi si trova a bordo non ci resti per più di un quarto d’ora

Obbligo di mascherina al chiuso e all’aperto (se non si può garantire la distanza di un metro tra le persone), tampone obbligatorio per chi rientra dai 16 Paesi definiti “a rischio”, capienza dei mezzi pubblici portata all’80 per cento. Ecco i principali contenuti del nuovo Dpcm, che entrerà in vigore da lunedì 7 settembre, che di fatto proroga le norme fissate lo scorso 10 agosto.

Nessun cambiamento per quanto riguarda le mascherine: permane l’obbligo di utilizzarle (ad eccezione di bambini fino ai 6 anni e disabili) nei luoghi chiusi e quando non è possibile garantire le distanze di sicurezza. Novità invece per gli scuolabus, che potranno viaggiare a pieno carico ma solamente nel caso che chi si trova a bordo non ci resti per più di un quarto d’ora.

Capitolo rientri dall’estero: ancora obbligo di tampone per coloro che nei 14 giorni precedenti sono stati in Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Il rientro in Italia sarà consentito solo dopo un test negativo che abbia meno di 72 ore, altrimenti bisognerà sottoporsi, entro 48 ore dall’arrivo, ad un tampone in aeroporto, in porto o alla frontiera. Sarà inoltre possibile sottoporsi ad un tampone alla Asl sul territorio restando però in isolamento fiduciario.

Prosegue il divieto di ballo nei locali pubblici e l’obbligo di mascherina (anche all’aperto) nei luoghi della movida. Discoteche ancora chiuse così come gli stadi al pubblico.

 

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