Perugia, Mascherine trasparenti e corsi di Lingua dei Segni per i farmacisti Afas

L'Azienda in prima linea nel progetto di inclusione sociale

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(UNWEB) PERUGIA – Un progetto che vede ancora una volta Afas impegnata nel concretizzare la sua identità di farmacia sociale: il Comune di Perugia ha appena approvato e avviato l’utilizzo di mascherine trasparenti per persone non udenti e l’implementazione di corsi di lingua dei segni per i farmacisti Afas.

Ai lavori della IV Commissione Consiliare Cultura, che ha approvato la proposta di inclusione sociale fatta dal consigliere comunale Massimo Pici, ha partecipato anche il Direttore Generale di Afas, Raimondo Cerquiglini. In questo periodo le persone non udenti sono fortemente penalizzate dall’utilizzo delle mascherine che nascondono le labbra degli interlocutori: l’utilizzo delle mascherine trasparenti permette di aiutare a leggere il labiale e facilita la comunicazione con i non udenti, almeno 700 in Umbria.

«Un’iniziativa perfettamente in linea con la vocazione di Afas, da sempre vicina innanzitutto alle fasce deboli della popolazione», dichiara il Presidente, Avv. Antonio D’Acunto. «Per noi è una vera e propria missione incarnare il ruolo della farmacia sociale, attenta alle esigenze di tutti, anche degli ultimi». «Afas ha già provveduto ad acquistare le mascherine trasparenti per metterle a disposizione sia dei dipendenti di Afas sia in vendita all’utenza», spiega il Direttore Generale, Raimondo Cerquiglini.

«Già dall’anno scorso abbiamo avviato contatti finalizzati a organizzare corsi di apprendimento della lingua dei segni per i farmacisti, un percorso molto lungo che richiede anche tre anni di studio per essere perfezionato».

 

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