Roma – “Stiamo raccogliendo delle segnalazioni da parte delle associazioni di persone con disabilita’ uditiva, che in questo periodo lamentano una mancata informazione e conseguente accesso a tutte le notizie in merito coronavirus. Infatti l’informazione attraverso una modalita’ esclusivamente audio-testuale, risulta essere inadeguata alle particolari esigenze che la disabilita’ uditiva porta con se’, portando la comunita’ sorda, costituita al 70% da persone anziane con diffuse difficolta’ di comprensione della lingua scritta all’isolamento e creando al contempo delle condizioni deleterie per la diffusione di una cattiva informazione, che ne mettono a rischio la salute.”

“Le maggiori associazioni si sono gia’ attivate per rendere accessibili le ordinanze e le informazioni diffuse sui canali istituzionali, impegnandosi in forma volontaria per garantire la traduzione nella Lingua dei Segni, ma questo crea molte difficolta’ in quanto i medesimi non hanno un canale prioritario con le istituzioni, che permetta di ricevere informazioni in anticipo per avere una diffusione simultanea, per non parlare dell’aspetto che tutti i contatti attualmente indicati dalle istituzioni per segnalazioni di eventuali emergenze sono in forma scritta o telefonica, aspetto che mette le persone sorde in una posizione ulteriore di svantaggio sociale.”

“Da tempo ci siamo attivati all’interno delle Istituzioni, per mettere a disposizione delle persone non udenti che partecipano alle sedute di commissione e di Aula, degli operatori in grado di fare la traduzione nella Lingua dei Segni, perche’ escludere le persone sorde dall’accesso a qualsiasi tipo di informazione preclude loro la possibilita’ di una piena integrazione sociale. Facciamo un appello al Governo, al Comune e alla Regione, affinche’ sia trovata una modalita’ condivisa in grado di garantire alle persone con disabilita’ uditiva tutte le informazioni in tempo reale, creando una sinergia con le associazioni preposte per non creare un divario maggiore a chi convive giornalmente con la disabilita’”.

Lo dichiara Francesco Figliomeni, vice presidente dell’Assemblea capitolina e responsabile nazionale di Fratelli d’Italia per le Politiche sociali.

 

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