Il presidente nazionale Petrucci ha inviato una lettera al premier: “Il Suo discorso di ieri andato in onda su tutti i tg, circa le nuove disposizioni sul Coronavirus, doveva essere accessibile a tutti, anche alle persone sorde, e quindi tradotto in Lingua dei Segni”
ROMA – “Il Suo discorso di ieri andato in onda su tutti i tg, circa le nuove disposizioni emanate di cui al decreto del 4 marzo sul Coronavirus, data la sua importanza e considerata l’emergenza nazionale, doveva essere accessibile a tutti, anche alle persone sorde, e quindi tradotto in Lingua dei Segni”: così invece non è stato. Lo denuncia il presidente nazionale dell’Ens Giuseppe Petrucci, in una lettera inviata al premier.
“Al fine di rendere accessibile alle persone sorde le comunicazioni di siffatta natura – continua – Le chiedo e mi auguro che informazioni di tale portata siano tradotte in Lis, affinché le notizie e le indicazioni emanate siano sempre e pienamente accessibili, vista la delicatezza e lo stato di emergenza che sta colpendo il nostro Paese di cui le persone sorde sono parte integrante”. L’Ens auspica quindi “che i prossimi comunicati vengano resti accessibili a tutti e resta a disposizione”.