Numero unico delle emergenze e 118, 392.501 chiamate nei primi 8 mesi del 2019

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Il vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori visita la Centrale operativa del Numero unico delle emergenze ospitata nella Casa della Sicurezza a Roma, tra le più grandi e moderne strutture d’Europa.

Il Numero Unico delle Emergenze (che riceve e inoltra telefonate in arrivo per Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e per il 118) serve Roma e 71 Comuni dell’area metropolitana e un bacino di circa 5 milioni di utenti, è stato inaugurato dal presidente della Regione, Nicola Zingaretti a novembre 2015.

Dall’attivazione della Centrale unica regionale NUE 112 al 1 agosto scorso sono state ricevute e gestite oltre 11 milioni di chiamate con una media giornaliera di circa 8mila telefonate.

Il NUE ha, oltre alla geolocalizzazione della chiamata e all’identificazione del numero in entrata, un servizio di interpreti multilingue in servizio h24 che consente di gestire immediatamente le richieste di soccorso anche se provengono da utenti di lingua straniera.

Così come col progetto Help deaf si ha la garanzia di ricezione delle richieste di aiuto di utenti non udenti e muti

Il Sistema NUE 112 Lazio riceve, come detto, tutte le richieste di emergenza, di qualsiasi natura, provenienti dalla cittadinanza, le filtra e le smista agli Enti competenti.

Gli Enti che partecipano al Sistema NUE 112 sono: Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Emergenza Sanitaria 118. Il Sistema NUE Lazio si arricchisce, inoltre, della partecipazione di altri Enti: Polstrada (progetto pilota nazionale), Capitaneria di Porto (emergenza in mare per i lunghi tratti di costa propri del Lazio) e Polizia Roma Capitale (territorio Comune di Roma).

«Voglio ringraziare i 3mila volontari delle associazioni di protezione civile del Lazio che anche in giornate come queste con passione e grande senso civico sono in allerta e pronte ad intervenire a Roma e in tutti i territori della Regione», dice Leodori. «Un impegno straordinario che si unisce a quello dei tanti, tantissimi volontari delle associazioni laiche e cattoliche, da Sant’Egidio e alla Caritas che in queste ore sono in prima linea più che mai per assistere le persone in difficoltà. Eroi civili come chi in queste ore sta tenendo aperti, con amore e non pochi sacrifici personali, i tanti centri anziani di Roma e nelle varie città del Lazio. Il nostro ringraziamento va al nostro personale sanitario, al 118, e ai vigili del fuoco e le donne e gli uomini delle forze dell’ordine, delle capitanerie di porto, grazie ai quali possiamo trascorrere, mi auguro, giornate serene. Sono giornate particolari per tutte le strutture di sicurezza che devono seguire e gestire anche le migliaia di turisti che hanno fatto una scelta intelligente e stanno godendo delle meraviglie del Lazio, come dimostrano i 500mila passeggeri su Ciampino e Fiumicino nel primo week end di agosto che aumenteranno in queste ore, con punte di 180mila passeggeri al giorno sul Leonardo da Vinci che tra luglio e agosto, sfiorerà i 9 milioni di transiti complessivi. Il pensiero, in questa giornata speciale, va a chi fa assistenza alle persone fragili e in difficoltà soprattutto in giornate in cui spesso la solitudine può essere più opprimente del caldo. Così come ai cittadini delle aree colpite e distrutte del terremoto che devono sapere che la Regione Lazio ha fatto e farà tutto il possibile per ricucire le ferite provocate da quel drammatico evento».

Nei primi 8 mesi di quest’anno sono pervenute da tutto il Lazio (sia attraverso il NUE il Numero Unico delle emergenze 112 che direttamente al 118) complessivamente 392.501 chiamate, circa 4mila in meno (396.017) rispetto allo stesso periodo del 2018. La gran parte da Roma: 259.576 da gennaio a luglio 2019, in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando si è superata di poco quota 254mila.

Tra i mesi di gennaio e luglio 2019 sono stati soccorsi in tutto il Lazio 233.126 pazienti (chiamate del 118 e Nue), mentre nello stesso periodo del 2018 erano stati 177.499.

I codici triage sul posto di questi primi 8 mesi sono stati:

4.264 in codice nero (4.470 nel 2018);

23.262 in codice rosso (25.337 nel 2018);

122.391 in codice giallo (124.420 nel 2018);

80.770 in codice verde (82.696 nel 2018);

2.439 in codice bianco (4.044 nel 2018).

Nella sola città di Roma nel periodo gennaio-luglio 2019 sono stati soccorsi 163.529 pazienti, contro i 177.499 dello stesso periodo dello scorso anno.

I codici triage sul posto di questi primi 8 mesi sono stati:

2.666 in codice nero (3.130 nel 2018);

15.126 in codice rosso (17.992 nel 2018);

82.941 in codice giallo (87.871 nel 2018);

60.922 in codice verde (65.307 nel 2018);

1.874 in codice bianco (3.199 nel 2018).

Va detto che questi interventi di soccorso attraverso il 118 sono soltanto una parte dei pazienti che arrivano ai pronti soccorso degli ospedali di Roma e del Lazio.

NUOVE RISORSE, MIGLIORA EFFICIENZA

Il Numero unico di emergenza 112 si fa ancor più efficiente grazie all’assunzione di nuovi operatori. Due settimane fa hanno sottoscritto il contratto i primi 81 assunti per migliorare la qualità del servizio sulla sicurezza.

I nuovi assunti entrano in servizio effettivo dopo un periodo di affiancamento.

Si è concluso, infatti, l’iter del concorso che ha portato due settimane fa alla firma del contratto di assunzione da parte di 81 nuovi operatori di Sala Operativa del NUE 112 Lazio

Il concorso ha visto la partecipazione di circa 17.000 candidati e, grazie alla forte determinazione di Regione Lazio, ha portato in poco più di un anno dalla pubblicazione del bando alla assunzione di 81 nuovi operatori, rendendo inoltre disponibile una ulteriore graduatoria da cui poter eventualmente attingere, anche alla luce della prossima attivazione della seconda Sala Operativa NUE 112 Lazio, necessaria per rendere il Servizio operativo in maniera omogenea su tutto il territorio regionale.

L’assunzione di nuovi operatori per il NUE 112 della Regione Lazio, oltre a rappresentare una importantissima opportunità lavorativa per molti giovani, permetterà di disporre di un numero di operatori adeguato a gestire le richieste di soccorso che arrivano alla CUR NUE 112 Roma.

Il numero dei volontari della Protezione civile del Lazio attivi in questi giorni è di circa 3mila unità.

Il dispositivo regionale per il contrasto al fenomeno degli incendi boschivi si incentra su una rete di 340 organizzazioni di volontariato specializzate per l’AIB, ovvero antincendio boschivo, che possono mettere complessivamente in campo circa 760 mezzi con modulo di capacità fino a 2.000 litri ed oltre 100 autobotti con capacità di trasporto di acqua superiore ai 2.000 litri.

Ai mezzi che si occupano dello spegnimento da terra si affiancano i 7 elicotteri della flotta regionale dislocati in altrettante basi che sono state individuate alla luce dell’incidenza del fenomeno incendi boschivi nei diversi contesti territoriali del Lazio.

In considerazione della particolare importanza e delicatezza del sito, uno specifico servizio di sorveglianza e pronto intervento per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi è stato predisposto dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile sulPromontorio del Monte Circeo, all’interno dell’omonimo Parco Nazionale. A partire dal 29 luglio scorso e fino al termine del periodo di massima attenzione per il pericolo di incendi, organizzazioni di volontariato provenienti da altri ambiti regionali si alternano infatti giornalmente nel controllo del promontorio andando di fatto a costituire il primo presidio AIB in grado di intervenire nel caso di incendio di vegetazione.

Nel Lazio sono attive in totale 485 Associazioni di volontariato di protezione civile, di queste 340 sono quelle abilitate gli interventi di antincendio, e in particolare:

183 a Roma e provincia (73 solo nella Capitale), 53 a Frosinone, 46 a Viterbo, 42 a Latina e 16 a Rieti.

Da gennaio a luglio di quest’anno la Protezione civile regionale ha effettuato 1.775 interventi in particolare a Roma e provincia (960) e quindi a Latina (464), Frosinone (130), Viterbo (153) e Rieti (68).

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