Questa mattina, lunedì 03 luglio, durante la riunione di Giunta Regionale è stata definita ed approvata, su iniziativa dell’assessore alle politiche sociali, della famiglia e della casa, Augusto Ferrari, una proposta di schema di collaborazione territoriale per la presa in carico integrata dei destinatari di misure di inclusione attiva.
di C.S. – 3 luglio 2017
L’obiettivo: consentire a tutti i 30 ambiti territoriali la sperimentazione di un approccio che risponda al tempo stesso alle caretteristiche di omogenità e di cooperatività.
L’ elaborazione di una proposta di percorso condiviso tra le diverse componenti coinvolte vuole avere la finalità di rispondere in modo efficace ai disagi manifestati dalle persone che presentano bisogni complessi legati ad una condizione di povertà.
Il PON inclusione 2014-2020 infatti prevede che, per assicurare una presa in carico integrata delle persone in condizioni di bisogno, Comuni e gli ambiti Territoriali devono garantire adeguate professionalità, rafforzare la capacità di operare in rete con altri soggetti pubblici, privati e del terzo settore e ripensare il modello organizzativo dei servizi, attivando misure di inclusione attiva quali la formazione, i tirocini, le borse lavoro, le misure di accompagnamento sociale.
Inoltre, il Patto per il Sociale 2015/2017 della Regione Piemonte, ha individuato un percorso per la riorganizzazione dei servizi socio assistenziali allo scopo di costituire, nei limiti della praticabilità, Distretti della Coesione sociale coincidenti a quelli sanitari, al fine di rendere più proficuo ed omogeneo il sistema delle risposte ai cittadini.
“E’ fondamentale a questo punto” commenta l’assessore Augusto Ferrari “ che si faccia rete, coinvolgendo più attori, immaginando i nostri territori come incubatori in cui si sviluppi capitale umano per aumentare il tasso di inclusione dei territori stessi; e a questo proposito l’integrazione di politiche socio-lavorative gioca un ruolo centrale”
Disposta anche l’assegnazione del contributo annuale di 252.000 euro a favore della sezione piemontese dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi per la prosecuzione del servizio Comunic@Ens, ritenuto un indispensabile strumento di integrazione in quanto mette in comunicazione persone sorde e persone udenti tramite operatori specializzati e l’utilizzo di nuove tecnologie.