Via libera del Consiglio dei Ministri a otto deleghe Buona #Scuola (su nove) quelle che riguardano il diritto allo studio, la diffusione e la promozione della cultura umanistica, la nuova normativa riguardante la valutazione e la certificazione delle competenze degli studenti e gli Esami di Stato, le scuole italiane all’estero, l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, il sistema di formazione iniziale e di accesso all’insegnamento per la secondarie di primo e secondo grado, il nuovo sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni e la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale.
di Luigi Rovelli
Ultime news scuola, domenica 15 gennaio 2017: approvati dal CdM 8 deleghe su nove
Si è trattato di un colpa di coda del Governo visto che, sino a ieri, le notizie riportavano l’esame dei testi già pronti (solo 4) anche se, come sottolineato dal ministro Fedeli, ‘non significa che i testi siano già chiusi. Questo è solamente un punto di partenza. Lavoreremo nelle Commissioni parlamentari, ascoltando tutti i soggetti coinvolti. Dirigenti scolastici, insegnanti, personale della scuola, sindacati, studenti e famiglie’. Vediamo in sintesi le novità relative ai decreti attuativi più attesi come quelli del reclutamento dei docenti, la riforma sul sostegno e il nuovo sistema educativo e istruttivo 0-6 anni.
Delega riforma reclutamento: assunzione solo per concorso ma prima fase transitoria
Per diventare docenti di ruolo della scuola pubblica bisognerà necessariamente superare un concorso pubblico: per le supplenze si dovrà dire addio alle graduatorie. Dopo il conseguimento della laurea il docente dovrà parteciperà ad un concorso: se riuscirà a superarlo, per l’insegnante comincerà un percorso di formazione della durata di tre anni, due dei quali anche a scuola con lo svolgimento di un tirocinio. Il docente verrà comunque pagato, seppur con stipendio ridotto, e sarà affiancato da un docente tutor di ruolo. Il nuovo percorso formativo-introduttivo terminerà al terzo anno, con l’assunzione vera e propria a tempo indeterminato. La delega, in ogni caso, prevede una fase transitoria a tutela dei docenti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, mentre ancora incerto è il destino dei docenti abilitati inclusi in seconda fascia di istituto: potranno essere assunti anche senza lo svolgimento di un ulteriore concorso?
Delega riforma 0-6 anni: per insegnare all’asilo nido servirà la laurea
Veniamo alla delega per il sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni. Anche chi insegnerà ai bambini fino ai tre anni dovrà aver conseguito la laurea. I servizi educativi per l’infanzia verranno progressivamente estesi su tutto il territorio nazionale. Verranno costituiti dei poli per l’infanzia che avranno lo scopo di potenziare la ricettività dei servizi ponendosi l’obiettivo di dare continuità al percorso scolastico ed educativo.
Delega sostegno: docenti super preparati, maggiore continuità didattica
Per quanto riguarda il sostegno, il testo prevede una semplificazione e uno snellimento delle pratiche burocratiche. In teoria, quindi, per la famiglia di un alunno disabile dovrebbe essere più facile ottenere un docente di sostegno. Si punterà molto sulla continuità didattica visto che si aumenterà il periodo di permanenza sul sostegno per i neoassunti prima di poter chiedere il passaggio su insegnamento curricolare: è probabile che l’innalzamento arriverà sino a dieci anni.
I docenti di sostegno dovranno essere più preparati: i crediti formativi universitari sull’inclusione scolastica raddoppiano (da 60 a 120) per tutti i gradi di istruzione, 60 prima del percorso di specializzazione e 60 durante. #Valeria Fedeli #Governo