La richiesta della Lega Nord: chi lavora all’Urp impari la lingua dei segni

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Se per le persone con disabilità motoria si abbattono le barriere architettoniche, per i sordomuti non si può fare finta di nulla. Per questo la Lega Nord ha presentato una mozione per chiedere che i dipendenti dell’Urp imparino la lingua dei segni

 

monza-municipio_scale-to-max-width_825xAbbattere le barriere della comunicazione linguistica agli sportelli degli uffici pubblici. Perché spesso, a non comprendere e a non farsi comprendere, non sono solo coloro che parlano una lingua straniera ma anche quelli che non possono parlare.

La Lega Nord ha presentato in Consiglio comunale una mozione perché l’amministrazione faciliti l’accesso agli sportelli dei sordomuti organizzando per i suoi dipendenti dell’Ufficio relazioni con il pubblico corsi di base della Lingua dei segni (Lis) stipulando una convenzione con l’Ente nazionale sordi (Ens), come già avvenuto in altri comuni della Brianza.

“Alcune settimane fa ho incontrato il presidente dell’Ens di Monza – spiega Federico Arena, segretario cittadino del Carroccio – Mi ha illustrato alcune problematiche che quotidianamente i sordomuti devono affrontare, in primis la la difficoltà di comunicazione negli uffici pubblici”.

Oltre all’organizzazione di un corso di interpretariato riservato ai dipendenti dell’Urp del Comune la Lega Nord va oltre: “Presentando una mozione – precisa Arena – Chiediamo  all’amministrazione di attivarsi presso gli organi istituzionali perché si arrivi all’approvazione di una legge nazionale che riconosca la Lis”.

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