L’ex Convitto per sordomuti chiuso da otto anni, in attesa di una nuova destinazione

Miano: "C'è un dialogo con il Patrimonio per renderlo disponibile alla collettività. Sarebbe un locale adatto ad attività sociali e ricreative"

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di Chiara Gallo

L’ex Convitto per Sordomuti di via Arnaldo da Brescia, in borgo Filaldelfia a pochi passi da corso Unione Sovietica e la parrocchia Madonna delle Rose attende una nuova destinazione.

L’edificio è stato ristrutturato, ma da otto anni è stato chiuso dalla Città Metropolitana, la quale ha accorpato, per ridimensionamento degli utenti, le strutture cittadine all’interno del Convitto Umberto I di via Garibaldi.

“Dopo la ristrutturazione di 15 anni fa, la struttura è ancora in ottime condizioni. Si tratta di un bene che è stato restituito al Patrimonio della città di Torino, con cui stiamo dialogando come Circoscrizione 8” spiega il presidente Massimiliano Miano. “È in una posizione strategica, di fronte all’Università di Economia, ed è in buono stato”.

Al proprio interno l’ex Convitto ha camere da letto, una cucina, una palestra, un refettorio, ampi spazi verdi che avrebbero bisogno tuttavia di un intervento. “Si potrebbe riconvertire in un locale per attività sociali e ricreative. Per associazioni che fanno assistenza sociale o un centro di incontro per anziani. Tutte attività che non ne modificherebbero la destinazione”.

“Recentemente abbiamo fatto sopralluogo e con il Patrimonio stiamo cercando di capire come riconvertire quell’area e renderla disponibile della collettività. Una struttura che sarebbe davvero utile al quartiere che sta riemergendo”, conclude Miano.

 

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