Lega del Filo d’Oro, un nuovo centro specializzato per le persone con sordocecità. Mattarella: «Qui il disagio si trasforma in opportunità»

In Italia sono oltre 360mila le persone con disabilità sensoriali plurime e limitazioni motorie che vivono spesso nell’invisibilità

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Redazione Open Online

Un polo di alta specializzazione per la diagnosi, l’assistenza, l’educazione e la riabilitazione delle persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale. Questa è la nuova oasi di inclusività e sostegno realizzata a Osimo, nelle Marche, dalla Lega del Filo d’Oro, da anni in prima linea nell’aiuto dei più fragili. Un impegno che va avanti da 60 anni e che oggi ha inaugurato un nuovo centro di riferimento per utenti e famiglie di tutta Italia.

«Questo è un luogo in cui il disagio viene trasformato in opportunità», ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente all’inaugurazione del Centro Nazionale, «e la sofferenza viene trasformata in solidarietà». Il presidente ha visitato l’interno del polo, definendo la realizzazione della struttura come una «tappa di grande sviluppo a cui seguiranno tanti altri traguardi». Poi il ringraziamento per l’impegno di questi anni: «Grazie per quello che fate, ai volontari, al personale, ai terapisti, ai familiari e ai protagonisti, la Repubblica vi è grata».

Tempi di attesa ridotti e aumento dei posti per i ricoveri a tempo pieno

Secondo il recente studio Istat in collaborazione con Lega del Filo d’Oro, in Italia si stima che le persone con disabilità sensoriali plurime alla vista e all’udito, e contemporaneamente con limitazioni di tipo motorio, siano oltre 360mila. Una fascia di popolazione spesso invisibile, che rischia di essere confinata nell’isolamento imposto dalla propria disabilità. La cifra del report deve essere considerata tra l’altro come una stima al ribasso: nella rilevazione non sono attualmente inclusi tutti i minori al di sotto dei 15 anni e tutte le persone che presentano, oltre alla minorazione sensoriale, anche una disabilità intellettiva.

Dopo il simbolico taglio del nastro, eseguito dai ragazzi della Fondazione negli spazi esterni della struttura, a dare il benvenuto nel nuovo polo di assistenza è stato anche il presidente della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli e del cerimoniere d’eccezione, storico testimonial della Onlus, Neri Marcoré. «La data odierna rappresenta una giornata storica per la Lega del Filo d’Oro, che attraverso il completamento del Centro Nazionale corona un sogno, iniziato tanti anni fa. Con determinazione quel sogno è diventato realtà», ha spiegato il presidente.

La struttura inaugurata oggi, 30 marzo, è costituita da 9 edifici, 37 tra ambulatori medici e laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, foresterie per i familiari, 4 palestre per la fisioterapia e 2 piscine per l’idroterapia. Sarà inoltre un punto di riferimento per la formazione di personale altamente specializzato e per l’attività di ricerca scientifica in ambito riabilitativo e sociale. «Una risposta concreta nata dalla mappatura dei bisogni specifici di chi non vede e non sente, con l’obiettivo di offrire loro maggiori servizi», spiega la Onlus, «all’interno di un ambiente sicuro e stimolante creato su misura, in cui poter sviluppare le proprie abilità residue e raggiungere il pieno potenziale e la maggiore autonomia possibile».

Con l’attivazione completa del nuovo Centro Nazionale sarà possibile ridurre i tempi di attesa per le diagnosi e accogliere un numero maggiore di persone adulte sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, incrementando i posti per i ricoveri a tempo pieno, da 56 a 80, e per la degenza diurna, fino a 20. Nell’ottobre del 2021 Open aveva raccontato la realtà dell’allora Centro Nazionale della Lega del Filo d’Oro a Osimo: un viaggio in uno dei centri di assistenza e riabilitazione più avanzati che ora continuerà con un’oasi ancora più specializzata

 

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