Inclusione e accessibilità al raduno nazionale dei non udenti in Poste Italiane

L’evento, giunto alla sua settima edizione si è svolto dal 7 al 9 ottobre scorsi a Calanovellamare (Messina): molti gli spunti emersi sull’impegno dell’Azienda in termini di inclusione

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I dipendenti di Poste Italiane non udenti si sono dati appuntamento a Calanovellamare (Messina) per il raduno nazionale.

L’evento, giunto alla sua settima edizione e che si è svolto dal 7 al 9 ottobre scorsi, ha inteso fare il punto sulle esigenze e sulle richieste che nutrono tutte le persone non udenti che, con professionalità e passione, svolgono il loro quotidiano lavoro all’interno dell’azienda. Tra i concetti più significativi emersi nel corso della tre giorni di incontri e dibattiti, l’idea che il vero handicap sia quando la società non ti permette di porre in essere una effettiva forma di partecipazione.

L’obiettivo di eliminare i pregiudizi e le barriere

L’obiettivo di chi ha partecipato al raduno, dunque, non è stato solo quello di eliminare le barriere alla comunicazione ma quello di eliminare anche le barriere alla sordità e i pregiudizi difficili da sfatare. In tal senso, occorre sempre più urgentemente sensibilizzare gli interlocutori e creare le basi per una vera cultura dell’integrazione e dell’inclusione. Non a caso, Poste Italiane ha sempre ritenuto che, per consentire la piena inclusione e valorizzazione di ogni lavoratrice e lavoratore, sia necessario agire proprio sulle barriere ambientali, così come sul fronte delle modalità operative e organizzative che limitano la piena ed effettiva partecipazione all’interno delle realtà lavorative.

I Tutorial di Poste Italiane

Nel corso dell’evento è stata poi illustrata la centralità del progetto “I Tutorial di Poste Italiane”, che ha vinto nella piattaforma “Insieme 24SI” di Poste Italiane, il luogo in cui ogni dipendente ha potuto proporre la propria idea innovativa, ispirandosi agli otto pilastri della strategia di sostenibilità dell’azienda: “I Tutorial di Poste Italiane – ha sottolineato Paola Bonifazi, interprete Lis e tra le curatrici del progetto – è la proposta che permette ai clienti e potenziali clienti con disabilità sensoriali, i clienti stranieri e i clienti non ancora digitalizzati, di accedere in autonomia ai servizi dei canali digitali di Poste”. Un servizio senza dubbio molto significativo, che potrà di certo modificare (in meglio) il rapporto tra clientela e azienda.

Per un futuro più accessibile

Con i tutorial inclusivi che utilizzano anche la lingua dei segni, sarà possibile rendere più accessibile a tutti sia l’app che il sito web: “In occasione del raduno – ha poi sottolineato una delle organizzatrici, la dipendente Marzia Musso, non udente – si è fatto il punto della situazione relativo alle problematiche esistenti, con i non udenti che lavorano in Poste Italiane che hanno condiviso le criticità che vivono nel loro lavoro, analizzando tutte le possibili politiche da attuare per un futuro sempre più accessibile per tutti”.

Verso un’azienda sempre più inclusiva

La realizzazione di uno sportello che offra servizi nella lingua dei segni alle persone con ridotte capacità uditive, non a caso, è stato uno dei capisaldi del Progetto LiS, avviato da Poste Italiane in alcuni uffici postali sul territorio nazionale. Personale in grado di esprimersi nella lingua italiana dei segni assiste il cliente sia per le normali attività di sportello, indicato da segnaletica e cartello specifico, come il pagamento bollettini e l’invio di corrispondenza e pacchi, sia per le attività di consulenza. Per Poste Italiane un’ulteriore iniziativa nel percorso di sensibilizzazione alla cultura dei non udenti.

 

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