ALESSANDRIA – Può capitare di portare una mano davanti alla bocca mentre si parla. È gesto comune, che si fa quasi sempre senza pensarci, ma che diventa “barriera” se la persona di fronte a noi è sorda.
di Tatiana Gagliano
Durante la pandemia l’obbligo delle mascherine ha reso ancora più complicata la vita delle persone sorde ma anche senza il dispositivo di protezione individuale sono molte le forme di comunicazione che non tengono conto dei bisogni delle persone con disabilità sensoriali e che finiscono così per escluderle e obbligarle ad avere il supporto di terzi anche per ordinare al ristorante, comprare un vestito o prenotare una visita medica. L’inclusione e l’accessibilità si realizzano anche attraverso il linguaggio e per questo è nato il progetto “Alessandria Comunità Accessibile”.
L’associazione LISten Aps, grazie al contributo della Fondazione SociAl e la collaborazione di diversi enti, professionisti e associazioni di Alessandria, da questo autunno farà partire sette corsi specifici per professionisti di diversi settori, dalla sanità all’istruzione fino alla ristorazione e al commercio. I percorsi formativi, ha spiegato la presidente dell’associazione LISten Aps, Jessica Filippone, permetteranno di condividere buone prassi e semplici strategie comunicative in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini con disabilità uditive e visive per migliorare l’accessibilità ai servizi e, soprattutto, sostenere l’autonomia e l’autodeterminazione delle persone sorde, cieche e sordocieche.
Il progetto per favorire l’inclusione tra le persone sorde e udenti e la diffusione e la promozione della LIS e della cultura sorda, ha sottolineato la referente Alessandra Novelli, durerà tre anni e porterà anche alla creazione di un sito web “accessibile e navigabile da tutti” dove verrà inserito l’elenco delle attività che parteciperanno al percorso formativo e che si potranno poi riconoscere anche da una speciale vetrofania che riporterà il logo del progetto.
In attesa di far partire i corsi, “Alessandria Comunità Accessibile” verrà ufficialmente inaugurato il prossimo 18 giugno con un evento aperto a tutta la città, e a ingresso gratuito, nel Chiostro di Santa Maria di Castello. La giornata, con il patrocinio del Comune di Alessandria, inizierà alle 10 con l’incontro “Alessandria è una comunità accessibile?”. Il titolo è “volutamente provocatorio” e vedrà la partecipazione di enti, servizi e cittadini per confrontare i punti di vista di chi “fruisce dell’accessibilità dei servizi” e di “lavora per garantirla”. Tra gli interventi sono già stati annunciati quelli dei referenti delle sezioni provinciali di Ente Nazionale Sordi e dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, della Disability Manager del Comune di Alessandria e dell’Associazione Abilitando Onlus.
Nel pomeriggio, dalle 15, il Chiostro si animerà con gli stand delle associazioni partner del progetto, con lezioni aperte di LIS e di Braille e laboratori esperienziali sulle disabilità sensoriali a cura di LISten e UICI. Verrà inoltre allestita una mostra dal titolo “Volti e segni del commercio” in collaborazione con i commercianti del Cristo e una stampante 3D del FabLab di Lab121 dimostrerà come la tecnologia possa essere utile all’accessibilità. Per i piccoli ci sarà uno spazio per giocare con i sensi insieme a Marta Savio TNPEE e anche una lettura animata in italiano e in Lingua dei Segni a cura dell’associazione Il Contastorie. La giornata si concluderà, alle 19, con un concerto tradotto in Lingua dei Segni in cui la vicepresidente di LISten, Erica Zani, insieme ai corsisti del 2° livello LIS di Alessandria eseguiranno grandi classici della musica italiana e alcune tra le più recenti hit pop e indie, accompagnati da Giovanni Avelli alla chitarra.