Castellucci è ufficialmente alla guida della Diocesi di Carpi

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Insieme a lui, erano presenti all’altare il vicario generale, monsignor Gildo Manicardi, il vicario episcopale per la vita consacrata, padre Ippolito Tshibuabua, i canonici della Cattedrale, i parroci della città e i diaconi.

Ieri, 1° gennaio, in Cattedrale, durante la Santa Messa per la solennità di Maria Santissima Madre di Dio e la Giornata mondiale della pace, si sono celebrati la presa di possesso e l’inizio del ministero del Vescovo Erio Castellucci alla guida della Diocesi di Carpi. Insieme a lui, erano presenti all’altare il vicario generale, monsignor Gildo Manicardi, il vicario episcopale per la vita consacrata, padre Ippolito Tshibuabua, i canonici della Cattedrale, i parroci della città e i diaconi.
La liturgia, come è ormai tradizione per la ricorrenza del 1° gennaio, è stata animata dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali. Ha partecipato, insieme all’assemblea dei fedeli, una rappresentanza delle autorità civili – guidate dal sindaco di Carpi, Alberto Bellelli – e militari e dell’associazionismo di volontariato.
Oltre alla diretta su TVQUI, per consentire a tutti i fedeli di seguire l’evento, si è attivato, in collaborazione con le Figlie della Provvidenza per le sordomute di Santa Croce, un servizio di traduzione simultanea nella lingua dei segni (LIS) per le persone non udenti.

La liturgia si è sviluppata attorno a gesti molto semplici, ad introdurre la celebrazione dell’Eucarestia vera e propria. Per prima l’accoglienza del Vescovo, alla porta della sua nuova Chiesa Cattedrale, da parte del capitolo dei Canonici. Qui, dopo che ha bussato, gli è stata aperta la porta. Poi, l’arciprete del capitolo, don Luca Baraldi – questo il secondo gesto – ha offerto al bacio del Vescovo il crocefisso ed il catino con l’acqua memoria del battesimo, con la quale il presule si è segnato ed ha asperso tutta l’assemblea.
Giunti con la processione al presbiterio si è svolto il terzo segno, ossia il saluto liturgico dell’arciprete del Capitolo.

Dopo una mozione introduttiva del Vicario generale, il quarto momento ha visto la lettura, da parte del cancelliere vescovile Andrea Beltrami, della lettera apostolica di Papa Francesco, con la quale egli ha affidato il compito di pastore al nuovo vescovo. Il testo, poiché risalente al giorno di Sant’Ambrogio (7 dicembre), cita, nella prima parte, uno stralcio di una celebre lettera di questo padre della Chiesa in cui il ministero episcopale è paragonato al timoniere della nave.
Da ultimo il Vescovo è salito alla Cattedra, dove si è seduto con tutte le insegne episcopali, ossia gli abiti liturgici solenni – realizzati dall’atelier X Regio di Quarto d’Altino – la mitria in capo ed il pastorale in mano. La cattedra è il luogo del ministero ordinario del Vescovo nella sua Chiesa. Da questo momento Erio Castellucci è il diciannovesimo Vescovo di Carpi, oltre che Arcivescovo abate di Modena-Nonantola, unendo così nella sua persona le due Chiese.

 

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