La lingua dei segni come strumento di evangelizzazione

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L’evangelizzazione non conosce barriere”. Questo il nome scelto per il corso base di Lingua dei segni lanciato dal Pontificio Consiglio guidato da monsignor Rino Fisichella.

Il corso

Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione

Si terrà nella sede del dicastero vaticano situata al primo piano di via della Conciliazione, nei pressi di piazza San Pietro. Gli appuntamenti saranno ogni lunedì da febbraio a giugno 2019 e saranno aperti a religiosi e seminaristi residenti a Roma. E’ possibile iscriversi sul sito ufficiale del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione

L’intento

L’organizzazione di questo corso di Lingua dei segni dimostra la rinnovata attenzione della Chiesa cattolica nei confronti dei non udenti. Un modo efficace per promuovere anche fra loro la conoscenza del Vangelo e farli sentire parte integrante di una casa comune. Questa missione passa inevitabilmente per la formazione degli operatori pastorali chiamati anche a sviluppare un rapporto diretto, senza filtri, con questa categoria di persone.

Papa Francesco

Nel marzo del 2014 Papa Francesco ha ricevuto in udienza privata 6000 rappresentanti mondiali della Piccola Missione per i Sordomuti, fondata a Bologna nel 1849 dal Venerabile Servo di Dio Mons. Giuseppe Gualandi. In quest’occasione, il Pontefice aveva affermato: “La persona malata o disabile, proprio a partire dalla sua fragilità, dal suo limite, può diventaretestimone dell’incontro; l’incontro con Gesù, che apre alla vita e alla fede, e l’incontro con gli altri, con la comunità. In effetti, solo chi riconosce la propria fragilità, il proprio limite può costruire relazioni fraterne e solidali, nella Chiesa e nella società”. Il Santo Padre ha incoraggiato ad avvicinare i non udenti al messaggio evangelico e lo ha fatto dando lui stesso l’esempio lo scorso anno, realizzando un messaggio di auguri di Natale a loro rivolto nella lingua dei segni. Nel maggio 2017 Francesco aveva già utilizzato questa forma di comunicazione per indirizzarsi ai 60 rappresentanti dell’Ente nazionale sordi presenti in piazza San Pietro per l’udienza generale.

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