Corsi LIS per docenti sostegno, FIRST: bene, ma non al posto degli assistenti alla comunicazione

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Comunicato FIRST – Abbiamo appreso dalle dichiarazioni rese in occasione di una conferenza stampa del Ministro Matteo Salvini dell’esistenza di un protocollo d’intesa firmato dai Ministri Lorenzo Fontana e Marco Bussetti, finalizzato “ a formare i docenti di sostegno esperti e qualificati nella LIS, al fine di favorire la completa inclusione scolastica dei bambini sordi segnanti o comunque caratterizzati da deficit uditivi significativi” destinando alla detta formazione di base la cifra di sei milioni di euro reperiti dai fondi del PON per la scuola 2014 – 2020.

In ordine alle dichiarazioni rese in seno alla detta conferenza stampa, per come riportate dalla stessa, nonché dal sito del MIUR, la FIRST, in quanto Federazione dei diritti di tutte le persone con disabilità, senza discriminazione alcuna, nella fattispecie di tutti gli alunni con disabilità, formula le seguenti riflessioni.

In ordine alla destinazione della somma sopra riportata e per il fine indicato, la FIRST esprime il proprio compiacimento, atteso che l’obiettivo è senz’altro meritevole e va nella giusta direzione di una migliore inclusione degli alunni sordi, auspicando che sia il primo passo verso l’adozione di una legge che riconosca e disciplini la lingua dei segni così come previsto dalla Convenzione ONU, anche se ci auguriamo che le risorse sopra indicate siano destinate più in generale sulla formazione dei docenti sulla “ sordità” e non solo sulla LIS.

Detto ciò, la FIRST rileva che nel nostro Paese l’inclusione dei bambini sordi, fino ad oggi, è stata realizzata, seppure non completamente, dalla figura fondamentale e specializzata dell’assistente all’autonomia e comunicazione, senza la quale la vita scolastica e l’inclusione dei bambini sordi sarebbe stata una chimera.

Ricordiamo, inoltre, che quando a volte la detta inclusione non è stata possibile realizzarla, ciò è dipeso dal ritardo con il quale tale servizio non risulta attivato dagli enti locali dall’inizio dell’anno scolastico e, a volte, quando viene attivato rari sono i casi in cui l’assistente all’autonomia e comunicazione è assegnato all’alunno/a con un rapporto di 1/1 per tutte le ore di permanenza in classe degli alunni sordi.

In ordine a tale aspetto ci saremmo aspettati dal Governo anche qualche riflessione seria e concreta in ordine alla figura essenziale dell’ assistente all’autonomia e comunicazione, in quanto non può bastare la semplice definizione di un profilo professionale unico, come previsto dal dlgs 66 del 2017, (certamente importante passo in avanti), ma occorre una totale inversione di rotta in ordine all’inquadramento giuridico, economico e professionale di queste importanti figure professionali che prestano la loro preziosissima attività professionale specializzata.

Invece, come è noto, sono lasciati in una situazione giuridica, economica e professionale a dir poco “ sconcertante e scandalosa ” essendo costretti a lavorare per qualche decina di euro l’ora, in una situazione di precarietà, pur essendo la maggior parte di loro persone con lauree o comunque con titoli professionali ad elevata specializzazione.

Inoltre ricordiamo che non esistono solo i bambini sordi, ma nelle scuole vi sono anche molti alunni che non comunicano, (e hanno bisogno della comunicazione aumentativa alternativa CAA), pur non essendo sordi; che hanno bisogno del braille, perché ciechi; oppure di un altro operatore specializzato perché affetti da disabilità cognitiva – relazionale.

La FIRST denuncia che tali operatori professionali vengono assegnati all’alunno/a solo per pochissime ore alla settimana, a volte non vengono neppure assegnati, con conseguenze sul processo d’ inclusione scolastica aberranti!

Segnaliamo allora che il Governo si faccia carico di reperire altre risorse per fornire ai docenti la formazione di base anche per supportare i detti alunni nel processo di inclusione, anche con riferimento alle dette disabilità.

Evidenziamo inoltre che non vorremmo che la detta formazione di base dei docenti di sostegno sulla LIS, possa costituire in futuro il cavallo di Troia per fare mancare all’alunno quell’apporto insostituibile dell’ assistente specializzato all’autonomia e comunicazione per tutte le ore di cui ha bisogno, (perché si potrebbe dire c’è il docente di sostegno formato!), ricordando che un conto è un corso di specializzazione serio e professionale per diventare assistenti all’autonomia e comunicazione, altra cosa è fornire una formazione di base!

Infine, un’ultima riflessione sui futuri formatori, non vorremmo che questa ingente somma sia destinata solo a soggetti e/o Enti  che operano in regime di monopolio, in quanto la FIRST avversa ogni forma di costituzione e mantenimento di posizioni monopolistiche sia nel campo dei servizi alla persona con disabilità, sia nel campo della formazione, pertanto ci aspettiamo che ciò non si verifichi.

Miur: al via bandi per formare insegnanti sostegno in lingua dei segni (LiS)

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