Santa Chiara ci riprova: la messa per i non udenti tornerà per Pasqua

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Una bella e inconsueta iniziativa sociale ha visto la parrocchia di Santa Chiara coinvolta per qualche  mese, nella traduzione della messa per i non udenti attraverso il linguaggio dei segni. Un progetto di tutto rispetto, nato con l’intenzione di offrire una grande opportunità a tutti coloro che hanno questa patologia e che per tale motivo, sono tagliati fuori dalle celebrazioni religiose della domenica.

Questo tipo di servizio, malgrado la forte determinazione con cui è stato portato avanti, nella prima fase di sperimentazione non ha ottenuto gli effetti sperati.

Come ci spiega infatti il parroco della Chiesa Don Daniele, tutto è nato qualche mese fa quando una signora della zona, Matilde Castellani, esperta nel Lis -lingua italiana dei segni-, ha proposto di mettere a disposizione la sua competenza facendo la traduzione simultanea della messa. Da lì è iniziata questa nuova sfida, diffondendo la notizia alle parrocchie limitrofe e all’associazione dei sordi di Latina, per pubblicizzare il servizio in maniera mirata a quel bacino di utenti possibilmente interessati.

Ma da dicembre fino ad una settimana fa, l’impegno e il sacrificio della signora Matilde è stato beneficiato prima da una sola persona e poi neanche più da quella. Nonostante l’assenza di utenti, la donna non ha mai gettato la spugna sperando che prima o poi qualcuno venisse. Ciò non è accaduto e domenica scorsa il servizio è stato sospeso. “Noi la buona volontà ce l’abbiamo messa tutta, ma non c’è stata risposta – spiega Don Daniele -. Ritengo che ciò dipenda dallo scarso interesse del sordo nel partecipare alla messa tradotta per lui. Ci vorrebbe una formazione apposita per i non udenti, che li faccia avvicinare all’aspetto religioso e di conseguenza fargli nascere il desiderio di ascoltare la messa, ma ancora prima che il servizio venga fornito”. Ad ogni modo il progetto non è stato del tutto abolito, anche perché, a detta del parroco, in molti ragazzi catechisti è emersa la curiosità di scoprire meglio questo linguaggio, quindi non è escluso che in futuro si possano fare degli incontri di approfondimento.

Nel frattempo, la messa tradotta sarà ripresentata nelle grandi celebrazioni, e la prossima vicina è la Pasqua

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