Alla scuola De Amicis corso di Lis, la lingua dei segni italiana

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Una “mission” che gli alunni della classe 1^ D dell’istituto “De Amicis” hanno colto alla perfezione per essere più vicini alla piccola compagnetta di classe Sofia, una bambina con difficoltà a decodificare il linguaggio ma che grazie ai compagni di classe si è perfettamente integrata. Questo è stato reso possibile grazie ad un corso di Lis, la lingua dei segni italiana. A chiederla e promuoverla i genitori dei bambini che autonomamente hanno deciso di organizzare un corso gratuito che fosse in grado di far apprendere ai propri figli la lingua dei segni.
Ad accettare subito e di buon grado questa iniziativa sono state Sandra e Donatella Acciaro che gratuitamente hanno svolto il corso (iniziato a febbraio e si concluderà a fine mese) ai bambini.
Cgil-enna-corso-LIS«È stata una sensazione bellissima poter insegnare ai bambini la Lis» hanno spiegato emozionate le sorelle Acciaro rimaste colpite «da come i bambini hanno appreso subito. Sono svegli e meravigliosi per le loro abilità» e, hanno aggiunto, «il loro impegno è stato straordinario perchè ha permesso di abbattere le barriere».

Per i bambini questo corso è servito a conoscere una nuova lingua ma soprattutto gli sta permettendo di essere in costante comunicazione con la piccola Sofia che si è ben integrata in classe tanto da prendere parte ad uno spettacolo scolastico dove si è esibita attraverso la lingua dei segni a dimostrazione che per i bambini non ci sono ostacoli e loro rappresentano il senso vero della vita. Ma c’è un episodio in particolare che ha colpito Sandra e Donatella Acciaro: «Un giorno stavamo parlando di indumenti e colori ed abbiamo chiesto ad ogni bambino di descrivere qualcosa in modo sommario ed invece loro con una straordinaria naturalezza sono scesi nei particolari proprio a dimostrazione delle loro capacità che vogliono mettere a sostegno di Sofia».
A ringraziare tutti i genitori dei bambini e le sorelle Acciaro è Francesca Tamburella, mamma di Sofia: «Li ho subito sentiti vicini, disponibili e pronti a collaborare alla causa di mia figlia che non riesce a decodificare il linguaggio, sono certa che questa esperienza sarà formativa per tutti e poi vedo come tutti i bambini vogliono bene mia figlia» dice emozionata la mamma di Sofia.

Accanto a lei le mamme degli altri bambini che si dicono ben liete di promuovere questo corso che si è svolto alla Cgil che ha messo a disposizione i locali ed è per questo che hanno ringraziato il segretario provinciale Rita Magnano ma anche la sezione provinciale dell’Ente sordi e la rappresentante di classe Liboria Ingrà per essersi fatta promotrice di questa iniziativa. Questa storia dimostra che dalle difficoltà possono nascere grandi gesti di solidarietà ed è certo che la piccola Sofia ha trovato dei compagni di scuola che potranno essere anche amici nella vita avendo abbattuto ogni barriera.

William Savoca per il quotidiano La Sicilia

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