Al Suor Orsola un ciclo di incontri sulla cultura sorda

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“L’Italia sconta un grave ritardo culturale perché non ha ancora garantito un riconoscimento giuridico ufficiale alla Lis.”

Un ciclo di incontri alla scoperta delle caratteristiche semiotiche, delle implicazioni psicologiche e dei problemi normativi legati alla Lingua italiana dei segni.

Redazione AN

lisscopertaOgni giovedìalle ore 14.30 fino al 26 maggio l’aula Leopardi dell’Università Suor Orsola Benincasa ospita la quarta edizione del “Laboratorio di introduzione alla Lis  e alle culture sorde”, un’iniziativa didattica e culturale della Facoltà di Lettere dell’Ateneo napoletano rivolta non solo agli studenti dei corsi di laurea universitari (da lingue a scienze dell’educazione, da psicologia a scienze della formazione) ma anche liberamente aperta a tutti coloro che nutrono interesse nei confronti delle tematiche connesse alle lingue dei segni, e in particolare alla LIS, la Lingua dei segni italiana.

“L’obiettivo della nostra iniziativa – spiega Antonio Perri, docente di Linguistica generale all’Università Suor Orsola Benincasa e coordinatore scientifico del progetto LIS – è quello di far scoprire a tutti i peculiari sistemi di comunicazione della LIS ma anche di aprire una riflessione più profonda sui diversi aspetti e problemi relativi alla cultura sorda e alla comunità dei Sordi italiani, nonché alle opportunità professionali, formative e di ricerca che questo campo di studi ha già mostrato di poter offrire soprattutto in ambito internazionale”.

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