Sul palco del teatro Storchi di Modena saranno recitati i “Monologhi della vagina” e poi musica, canti e danze Un brano con la Lingua dei segni. Il ricavato devoluto alle associazioni femminili
Il fenomeno della violenza sulle donne è diventata ormai una vera emergenza sociale del nostro Paese. I tantissimi e continui casi di femminicidio indicano che la violenza sulle donne è una questione che deve essere affrontata in maniera irrimandabile, con ogni mezzo e con l’obiettivo di educare i più giovani al rispetto delle donne, perché l’amore non può e non deve uccidere.
Sono diverse dunque le iniziative che vengono organizzate per sensibilizzare su questa piaga sociale, anche in ambito artistico. E questa sera, alle 21, al Teatro Storchi tornano, per il decimo anno consecutivo, i “Monologhi della vagina” di Eve Ensler per dire no alla violenza sulle donne e sulle bambine. Donne modenesi, esterne al mondo dello spettacolo, reciteranno i comici e drammatici monologhi in una versione rinnovata. Durante lo spettacolo, il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza, verranno trattati argomenti diversi di attualità come la schiavitù sessuale e l’Isis.
Sul palco saliranno anche rappresentanti maschili, fra cui un adolescente, che interpreteranno “Preghiera di un uomo” di Eve Ensler, a dimostrazione di una maggiore consapevolezza al problema della violenza sulle donne e sulle categorie più deboli. Ragazze adolescenti presteranno la loro voce ad un testo tratto dal libro di Eve Ensler “Io sono Emozione”. Un appello a contestare, invece di accontentare e rivendicare con forza le proprie emozioni.
Un gruppo di donne sorde dell’Ente Nazionale Sordi (ENS) e del suo gruppo giovani, daranno un prezioso contributo allo spettacolo interpretando un testo in lingua dei segni italiana (LIS). Non mancheranno, inoltre, momenti di musica, di danza, di canto. Questa edizione devolverà il proprio contributo alle Associazioni femminili del territorio modenese a sostegno di progetti finalizzati alla formazione di incontri e laboratori, rivolti a studenti delle scuole medie e superiori, sul tema della prevenzione e della violenza sulle donne e sulle categorie più deboli.
Verrà posta, inoltre, particolare attenzione a progetti di sostegno alle donne che hanno subito violenza, alle donne con personali difficoltà affettive-relazionali e alle tematiche legate alla maternità, al benessere, alla salute delle donne e alla tutela dei diritti delle stesse. Il Comitato V-Day Modena
ha già organizzato una trentina di diversi spettacoli messi in scena tra Modena e provincia. Ha richiamato più di quattromila spettatori e ha raccolto più di 35mila euro che sono stati devoluti ad organizzazioni locali ed a progetti internazionali di contrasto alla violenza sulle donne.
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