Progetto Lingua dei segni senza fondi, appello al ministro Giannini

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Il progetto Lis, gestito dall’Istituto Comprensivo di Cossato, rischia di essere sospeso il 1° marzo.

Dalla Regione Piemonte rassicurano sull’arrivo dei 60mila euro che mancano all’appello. Sabato la visita del ministro dell’Istruzione. “Le chiederemo – dice la dirigente scolastica Gabriella Badà a Newsbiella – di ricevere finanziamenti diretti dal dicastero”

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“Dal 1 marzo 2016 l’attività di interpretariato e docenza relativa al progetto di “Bilinguismo Lingua Italiana –Lingua Italiana dei Segni” sarà sospesa per mancanza di risorse finanziarie. Qualora entro il 29 febbraio 2016 dovessero essere erogati i fondi necessari per la continuazione, il progetto non subirà interruzioni e sarà nostra cura comunicarlo tempestivamente”. Sono le parole del dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Cossato Gabriella Badà sulla necessità impellente di ottenere i finanziamenti promessi dalla Regione Piemonte per salvare il progetto giunto al 21.mo anno di attività. Nonostante le rassicurazioni provenienti dall’assessore regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero, all’Istituto Comprensivo di Cossato c’è ansia per quanto potrà accadere. Attualmente mancano all’appello 20mila euro deliberati nel 2014 e 40mila del 2015. La scuola ha già impegnato risorse, con un’anticipazione di cassa necessaria per retribuire i quattro interpreti e il docente della lingua italiana dei segni. Ora la liquidità è terminata e il progetto rischia di chiudersi bruscamente: “La situazione è difficile da sostenere – affermano dagli uffici dell’Istituto – non abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali dalla Regione anche se l’assessore ha definito che la questione si chiuderà in tempi brevi. Per noi brevi significa 4-5 giorni, non di più”. L’assessore Pentenero ha spiegato che la Regione Piemonte ha regolarmente impegnato le risorse (40 mila euro all’anno) destinate al Progetto Bilinguismo Lingua Italiana – Lingua Italiana dei Segni’, così come previsto dalle due convenzioni (quella triennale per il 2012, 2013, 2014 e quella annuale per l’anno 2015) siglate con l’Istituto Comprensivo di Cossato. I ritardi nei pagamenti sono dovuti alle ben note difficoltà finanziarie dell’ente.

“Siamo sicuri che la Regione Piemonte sta facendo tutto il possibile – spiega Gabriella Badà a Newsbiella – però è da tanti anni che andiamo avanti con l’ansia di reperire fondi e non siamo mai certi del loro arrivo. E’ da almeno cinque anni che la situazione è sempre più difficile, ma siamo riusciti ad andare avanti con le poche risorse a disposizione. Ora, però, abbiamo anticipato soldi fino al 29 febbraio, poi saremo costretti ad interrompere il servizio”. Sabato arriverà a Biella e Cossato il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. A lei i rappresentanti dell’Istituto Comprensivo faranno un appello: “Chiederemo al ministro di stabilizzare il progetto e ricevere finanziamenti diretti dal Ministero per poter programmare il futuro con serenità e non creare situazioni come quella che stiamo vivendo. Ricordo – prosegue la dirigente scolastica – che il progetto coinvolge tutti gli alunni del ciclo scolastico perchè tutti imparano la lingua dei segni. Una cinquantina di ragazzi partecipano alle attività e riflettono sulle implicazioni attraverso esperienze didattiche e metodologiche”.

Nell’anno scolastico 2015/2016 usufruiscono direttamente del servizio tre alunni sordi alla scuola primaria e cinque in quella secondaria più alunni legati al progetto delle scuole superiori. Gli interpreti sono utili e necessari per tutti: il bilinguismo, infatti, favorisce l’integrazione degli alunni sordi con quelli udenti; comunicando con 2 lingue diverse, c’è la possibilità di un completo scambio di conoscenze. E’, in pratica, un doppio canale di informazioni che passa attraverso la LIS e la Lingua Italiana.

L’idea del progetto di “Bilinguismo, lingua italiana – lingua dei segni, per l’integrazione dei bambini sordi”, attuato presso le scuole di Cossato è nato nel 1993 dalle logopediste di Biella, che da anni lavoravano nel campo della rieducazione dei bambini sordi e avevano osservato che l’inserimento tradizionale nella scuola aveva scarsi successi. L’obiettivo primario che la scuola si propone è quello delle pari opportunità, per i bambini sordi e udenti, di apprendimento e di acquisizione di conoscenze, abilità, competenze in rapporto all’autonomia, alla socializzazione e all’evoluzione cognitiva e psicomotoria; tale obiettivo può essere perseguito solamente offrendo ai bambini sordi un’informazione equivalente a quella offerta ai bambini udenti.

http://www.newsbiella.it

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