Legge 104, ecco tutti i bonus per le persone disabili, anche se l’ISEE non è basso: lista completa, requisiti e importi

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In questo articolo troverai una guida ai bonus accessibili anche se l’ISEE non è basso. Le famiglie che fanno richiesta di accedere ad alcune indennità, sussidi o sostegni economici devono dimostrare, generalmente, di avere un ISEE basso

di Avv. Lilla Laperuta
Redazione Brocardi.it


L’ISEE è l’indicatore che serve per valutare la situazione economica dei nuclei familiari, i quali intendano beneficiare di una prestazione sociale agevolata. Tale indicatore, ad esempio, serve a determinare qual è l’importo corretto mensile dell’assegno unico, che la famiglia può ricevere per ogni figlio a carico. In taluni casi, invece, per poter accedere a determinati sostegni, le norme impongono dei limiti massimi di reddito: superando queste soglie si viene, quindi, automaticamente esclusi dalle specifiche misure.

La funzione di questo indicatore, dunque, è quella di determinare in modo equo la partecipazione al costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie: esso è – proprio per questa ragione – soggetto a stringenti controlli da parte dell’amministrazione finanziaria.

Se questa è la regola generale, occorre anche segnalare che sono diversi gli aiuti e le agevolazioni accessibili dai soggetti fragili, a prescindere dal loro reddito (cc.dd. bonus senza ISEE). Questi incentivi fanno parte di una serie di misure di sostegno per le famiglie e per le persone con disabilità, con l’obiettivo di alleviare il carico economico derivante da particolari esigenze.

Vediamo di seguito quali sono.

Bonus Asilo Nido
È un’agevolazione economica destinata alle famiglie con figli nati, adottati o affidati. Tale bonus può essere utilizzato per coprire le spese relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati, o per forme di assistenza domiciliare nei casi in cui il bambino sia affetto da gravi patologie croniche che impediscono la frequenza dell’asilo. Anche senza la presentazione di un ISEE valido, le famiglie che soddisfano i requisiti necessari possono comunque richiedere il bonus nido 2024, ricevendo un importo minimo di 1.500 euro annui, inferiore rispetto a quello massimo di 3.000 euro, che viene concesso a chi presenta un ISEE valido.

Bonus Figli Disabili
Un contributo per il supporto domiciliare di bambini sotto i 3 anni con gravi patologie croniche, che non possono frequentare l’asilo nido. L’importo varia tra 1.500 e 3.600 euro e non è soggetto a limiti ISEE.

Bonus Luce Disabili
Uno sconto sulla bolletta elettrica destinato alle famiglie con un componente affetto da disabilità grave, che necessita di apparecchiature elettromedicali per la vita, comportando elevato consumo di energia. Questo bonus è disponibile indipendentemente dal reddito ISEE proprio per coloro che appartengono alle “fasce protette”.

Detrazione Irpef
La spesa di acquisto di un veicolo, nuovo o usato, da parte del disabile – o della persona di cui il disabile è fiscalmente a carico – può essere detratta dall’Irpef nella misura del 19% nel limite di 18.075,99 euro. La detrazione spetta una sola volta nel corso di un quadriennio a partire dalla data di acquisto.

Bonus per grandi invalidi da 878 euro
È un assegno mensile destinato ai soggetti con specifiche infermità, noto come accompagnatore sostitutivo. Questo beneficio è disciplinato dall’articolo 1, comma 2, della L. n. 288 del 27 dicembre 2002 e rientra negli aiuti rivolti ai disabili, con particolare attenzione ai cosiddetti grandi invalidi. I grandi invalidi, definiti dalle normative della Legge n. 288 del 2002, sono coloro che sono affetti da determinate e gravi patologie. Il bonus viene erogato mensilmente e mira a garantire un sostegno finanziario agli individui affetti da queste specifiche infermità.
Rientrano nella categoria delle “super invalidità” – come definite nella Tabella E del D.P.R. 23 dicembre 1978, n. 915 – coloro che sono affetti da:

  • cecità bilaterale assoluta e permanente;
  • perdita anatomica o funzionale di quattro arti fino alla perdita totale di due mani e due piedi;
  • lesioni al sistema nervoso centrale con paralisi totale degli arti inferiori e paralisi vescicale e rettale (paraplegici rettovescicali);
  • alterazioni mentali che richiedono trattamenti sanitari obbligatori in strutture ospedaliere. In questi casi, l’assegno sarà mantenuto fino alla dimissione, nel caso in cui la malattia mentale causi gravi e profondi disturbi nella vita organica e sociale, e richieda un trattamento sanitario obbligatorio presso i centri di sanità mentale, mantenendosi in vigore per tutta la durata di tale trattamento. Inoltre, l’assegno sarà mantenuto o attribuito anche a coloro che presentino alterazioni delle facoltà mentali e risultino ancora socialmente pericolosi. Queste persone devono essere dimesse dagli ospedali psichiatrici. Dopo la dimissione, devono essere affidate alla custodia e vigilanza della famiglia, ottenendo l’autorizzazione necessaria dal tribunale. In entrambi i casi, l’assegno sarà mantenuto come sostegno finanziario continuativo;
  • perdita di ambo gli arti superiori fino alla perdita delle due mani;
  • disarticolazione o amputazione delle cosce con impossibilità di applicazione di protesi.
Assegno unico universale (AUU)
Può essere percepito anche senza Isee, ma in tal caso l’importo spettante è pari al minimo. Ad esempio, oggi una famiglia che richiede l’Assegno unico senza aver prima richiesto l’Isee – o, comunque, nel caso in cui l’attestazione risulti scaduta – ha diritto a un importo pari a:
  • 57 euro per il figlio minore;
  • 28,50 euro per il figlio maggiorenne;
  • 17,10 euro di maggiorazione per i figli successivi al secondo.
Non spetta, invece, alcuna maggiorazione nel caso di genitori entrambi percettori di reddito

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