Quanto aumentano le pensioni di dicembre 2023 con tredicesima, conguaglio Inps e bonus

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Le pensioni di dicembre 2023 vedranno un aumento non solo per la tredicesima mensilità, attesa sempre in questo mese, ma anche per un conguaglio della rivalutazione Inps legata all’inflazione. In più, chi ha un assegno al di sotto della soglia minima potrebbe ottenere un ulteriore bonus.

a cura di Luca Pons

A dicembre 2023 diversi pensionati dovrebbero trovarsi con un assegno più pesante del solito. La manovra del governo Meloni ha scatenato proteste per i tagli previsti alle pensioni dei dipendenti pubblici e le norme più restrittive per il pensionamento anticipato, ma nell’ultimo mese dell’anno arriverà un aumento per chi ha già lasciato il lavoro. Oltre al solito importo, ci sarà anche la tredicesima e il conguaglio anticipato per la rivalutazione basata sull’inflazione dello scorso anno. In più, per gli assegni più bassi potrebbe essere erogato un bonus ad hoc, previsto già negli scorsi anni. Ecco quindi come cambieranno gli assegni nell’ultima mensilità del 2023.

Quanto vale il conguaglio Inps per le pensioni a dicembre 2023

Innanzitutto, il conguaglio dell’Inps. Questo viene effettuato tutti gli anni perché le pensioni vanno aggiornate sulla base dell’aumento dei prezzi, quindi dell’inflazione. Ma il calcolo sul tasso di inflazione esatto può non essere del tutto preciso: in questo caso, l’inflazione del 2022 è stata dello 0,8% più alta rispetto a quanto si era inizialmente calcolato. Perciò in linea di principio tutti i pensionati nel 2023 avrebbero dovuto ricevere circa lo 0,8% di pensione in più al mese. Per tredici mensilità di arretrato, fa circa il 10% in più nel cedolino.

Normalmente questa somma verrebbe recuperata l’anno successivo, ovvero nel 2024. Ma il governo Meloni ha deciso di anticipare i tempi e portare così un conguaglio ai pensionati, per la rivalutazione arretrata. Va ricordato che non tutti i pensionati avevano diritto al 100% della rivalutazione: quelli con gli assegni più alti ne hanno ricevuto solo una parte. Così, è possibile sapere quanto si otterrà, fascia per fascia:

fino a quattro volte la pensione minima (2.101,53 euro) il conguaglio sarà completo, quindi pari al 10,4% della pensione tra quattro e cinque volte la pensione minima (fino a 2.626,90 euro) il conguaglio sarà ridotto all’85% del totale, quindi pari all’8,8% della pensione
tra cinque e sei volte la pensione minima (fino a 3.152,28 euro) il conguaglio sarà ridotto al 53% del totale, quindi pari al 5,5% della pensione
tra sei e otto volte la pensione minima (fino a 4.203,04 euro) il conguaglio sarà ridotto al 47% del totale, quindi pari al 4,9% della pensione
tra otto e dieci volte la pensione minima (fino a 5.253,80 euro) il conguaglio sarà ridotto al 37% del totale, quindi pari al 3,8% della pensione
oltre dieci volte la pensione minima, il conguaglio sarà ridotto al 32% del totale, quindi pari al 3,3% al mese
Si tratta di percentuali comunque indicative, per quanto riguarda l’importo netto. Infatti la rivalutazione si calcola sull’importo lordo, e i regimi di tassazione possono variare in alcuni casi. Ad esempio, sono più alti sulle tredicesime.

Come si calcola la tredicesima

La tredicesima è sostanzialmente pari a un mese di pensione in più, per chi è pensionato da almeno un anno. In particolare, il suo valore è uguale a un dodicesimo della pensione annuale per ogni mese di pensionamento che c’è stato nell’anno. Chi è pensionato da luglio 2023, ad esempio, potrà avere solo una mezza mensilità in più. L’importo netto è comunque un po’ più basso rispetto a una mensilità normale, perché sulla tredicesima si pagano più tasse.

Chi può ottnere il bonus per pensioni basse

Infine, c’è la possibilità di un bonus per chi ha una pensione decisamente bassa. Dal 2021, infatti, è possibile riconoscere un bonus di 154,94 euro a chi riceve un trattamento pensionistico in cui il totale dell’importo ricevuto è di 7.328,62 euro in un anno, cioè pari al trattamento minimo.

Redazione Fanpage

 

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