Cambia l’Isee: maggiore importanza ai minori e ai disabili

Scopri le nuove regole dell’ISEE: minori e disabili guadagnano importanza, parametri meno generosi per gli adulti. Un approfondimento sulle modifiche e gli esempi pratici

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di Paolo Florio

L’indicatore della situazione economica (ISEE) subisce importanti cambiamenti riguardo al peso attribuito ai figli piccoli, alle persone con disabilità e agli adulti del nucleo familiare. Scopriamo insieme come queste modifiche influenzeranno l’accesso alla Garanzia per l’inclusione (la cosiddetta GIL) ossia la misura che dal 2024 andrà a sostituire il reddito di cittadinanza

Quali sono le principali differenze tra il vecchio e il nuovo ISEE?

La Garanzia per l’inclusione prevede requisiti ISEE diversi e più restrittivi rispetto a quelli del reddito di cittadinanza. La soglia dell’ISEE per accedere al nuovo beneficio economico sarà di 7.200 euro, a fronte dei 9.360 euro precedenti, restringendo così la platea di potenziali beneficiari.

Come cambia la scala di equivalenza?

Una rilevante modifica riguarda la scala di equivalenza, che determina sia la soglia di reddito per accedere al beneficio, sia l’ammontare del sussidio annuo. Nel nuovo sistema della Garanzia per l’inclusione, ai componenti del nucleo familiare viene attribuito un “punteggio”. Più questo punteggio è alto, maggiore sarà la soglia di reddito ammessa e più generosa la prestazione economica.

Come vengono valutati gli adulti nel nuovo ISEE?

Per gli adulti oltre il primo componente, il punteggio nel reddito di cittadinanza è pari a 0,4. Tuttavia, nel nuovo sistema della Garanzia per l’inclusione, lo stesso punteggio viene attribuito solamente se il componente adulto ha carichi di cura (ad esempio, figli sotto i tre anni o persone con disabilità grave). In caso contrario, non viene assegnato alcun punteggio aggiuntivo.

Qual è il peso dei minori e delle persone con disabilità nel nuovo ISEE?

Nel nuovo sistema, i minori hanno un punteggio di 0,15 fino al secondo componente e di 0,10 per i successivi. Le persone con disabilità, invece, contribuiscono con un punteggio autonomo di 0,4. Questo è un cambiamento significativo rispetto al vecchio sistema, in cui la presenza di persone con disabilità non comportava un punteggio specifico.

Esempio pratico: una famiglia tipo

Prendiamo l’esempio di una famiglia composta da due adulti e due bambini, uno dei quali sotto i tre anni. Con la vecchia scala di equivalenza del reddito di cittadinanza, questa famiglia potrebbe avere un reddito fino a 10.800 euro (6.000 euro per 1,8). Con la nuova scala per la Garanzia per l’inclusione, il reddito massimo ammesso scende a 10.200 euro (6.000 euro per 1,7). Se fosse presente una persona con disabilità, lo stesso nucleo familiare potrebbe accedere al nuovo aiuto con un reddito fino a 12.600 euro annui.

Quali sono le novità riguardo agli immobili?

Per accedere al reddito di cittadinanza, la casa di abitazione principale non viene considerata ai fini ISEE. Gli altri immobili, invece, non devono avere un valore superiore a 30.000 euro. Per quanto riguarda la Garanzia per l’inclusione, la casa di abitazione principale deve avere un valore massimo ai fini IMU di 150.000 euro (corrispondente a una rendita tra 800 e 900 euro) e gli altri immobili devono avere lo stesso valore previsto per il reddito di cittadinanza.

Ci sono differenze nel calcolo del patrimonio mobiliare?

Non sono previste variazioni nel calcolo del patrimonio mobiliare, ovvero risparmi e conti correnti, tra il vecchio e il nuovo sistema ISEE.

 

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