Riforma fisco, via libera del Governo al disegno di legge delega: ecco cosa prevede

Tra le novità, il passaggio a 3 aliquote Irpef,  la revisione delle tax expenditures, l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti e pensionati,  una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge delega al governo per la riforma fiscale. La delega fiscale approvata dal Consiglio dei ministri, si legge nel comunicato al termine del Cdm, “riscrive completamente l’attuale sistema tributario varato negli anni 70”

Una nuova Irpef con tre aliquote. Iva azzerata per i beni di prima necessità. Stop alle comunicazioni nei mesi di agosto e dicembre. Ma anche sanzioni penali attenuate per i contribuenti che si sono trovati impossibilitati a pagare e per le imprese che collaborano: sono questi i temi centrali della riforma del fisco

“L’approvazione della Delega sulla Riforma fiscale è una vera e propria svolta per l’Italia. È una riforma epocale, strutturale e organica: una rivoluzione attesa da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese. Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicino alle esigenze dei contribuenti e attrattivo per le aziende”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni sui social

Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega, “vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese”, recita il comunicato diffuso al termine del Consiglio dei ministri

Secondo quanto fatto sapere dal Governo, la proposta di modifica del sistema fiscale prevede di passare “da 4 a 3 aliquote” dell’Irpef, “con l’obiettivo della flat tax per tutti”. Inoltre la delega “prevede anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci) e l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8174 euro) e pensionati (8500 euro)”

“Attualmente ci sono quattro aliquote, la minore è 23, la maggiore è 43. L’idea che abbiamo è che la più alta rimarrà a 43 ma ridurremo il numero delle aliquote esistenti portando una minore tassazione proprio alla classe media e medio-bassa: proprio la fascia di reddito 15-28mila euro è quella che avrà maggiori benefici da questa delega fiscale”, ha detto Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma

Le 3 aliquote dell’Irpef “le avviamo dal prossimo anno”, ha detto il viceministro dell’economia Maurizio Leo. “L’obiettivo è questo, poi con i numeri sarei sempre cauto. La delega non detta numeri puntuali, poi ci saranno i decreti attuativi e con le risorse e senza sforamenti di bilancio si dovranno dare le coperture“, ha aggiunto. “Da gennaio 2024 entrerà in vigore un modulo di riforma: troveremo le risorse e coperture necessarie. Abbiamo indicato le priorità e a quelle faremo fede”, ha detto ancora il viceministro

Le due ipotesi circolate sulle nuove aliquote Irpef, che non sono indicate nella delega, sono: 23%, 27% e 43% oppure 23%, 33%, 43%. E se la flat tax per tutti resta un obiettivo di legislatura, per i dipendenti arriva la flat tax incrementale

Inoltre “per quanto riguarda le imprese è prevista una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assumespiega la nota del Governo. Ci sarà poi “una graduale eliminazione dell’Irap. Con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all’evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva”

Tra le cose previste nell’ultima bozza circolata, nella revisione delle sanzioni penali tributarie si darà specifico rilievo all’ipotesi di “sopraggiunta impossibilità di far fronte al pagamento del tributo, non dipendente da fatti imputabili al soggetto stesso”

Inoltre sembra essere previsto un alleggerimento delle sanzioni penali tributarie, in particolare quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, per le imprese che aderiscono alla ‘cooperative compliance’, e che hanno tenuto comportamenti non dolosi e lo comunicano tempestivamente al Fisco

“Con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all’evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva”, ha detto il Ministero dell’economia e delle finanze in una nota sull’ok in Consiglio dei Ministri della delega al governo per la riforma fiscale

“Il Paese aspetta ormai da cinquant’anni una riforma del fisco complessiva. Inizia oggi un percorso coraggioso che porterà meno tasse e più semplificazione perché il principio è pagare tutti per pagare meno”, ha detto al Tg1 la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli

In giornata erano invece arrivate parole critiche dalla segretaria del Pd, Elly Schlein: “La cosa più preoccupante” della delega fiscale è “il sorprendente compromesso che sono riusciti a trovare, per ora parlano di flat tax sugli aumenti ma in prospettiva indicano quella come strada e intanto tolgono uno scaglione” ma “è una baggianata dire che si abbassano le tasse a tutti”: così si “favorisce chi sta meglio, chi ha redditi più alti vedrà maggior guadagno

Inoltre il ministro Giancarlo Giorgetti ha presentato oggi in Cdm la nuova organizzazione del Mef. In particolare nasce il “dipartimento dell’economia”, a cui sono attribuite competenze in materie di interventi finanziari nell’economia, alorizzazione del patrimonio pubblico e gestione delle partecipazioni societarie dello Stato e tutela degli attivi strategici

Inoltre, nel corso dello stesso Consiglio dei ministri, il Governo ha approvato il decreto sul Ponte dello Stretto di Messina

Giornata storica non solo per la Sicilia e la Calabria ma per tutta l’Italia dopo 50 anni di chiacchiere questo consiglio dei ministri approva il ponte che unisce la Sicilia al resto d’Italia e all’Europa. L’opera più green del mondo con 140 tonnellate di CO2 non più emessa nell’aria e l’acqua più pulita”, ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in un videomessaggio da palazzo Chigi

 

 

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