Bonus gas e luce, se hai questo ISEE te lo corrispondono subito: basta andare in Comune per averlo

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Con la manovra 2023 il bonus energia elettrica e il bonus gas saranno riconosciuti a una platea più ampia: ecco quali sono le novità. 

Ci sono numerose e succulente novità che il governo guidato da Giorgia Meloni sta mettendo sul tavolo. In particolare, l’attenzione si sta concentrando sulla lotta al caro bollette, che tanto affligge gli italiani.

di Edoardo Corasaniti

In cima all’attenzione ci sono i Bonus sociali. Nella recente manovra c’è stato il placet sulle destinate ai Bonus che già gli italiani conoscono. Anche se si registrano alcune novità: occhi puntati dunque sulla soglia del limite Isee che è stata fissata. Ora, dunque, è stata abbassata, facendola passare da 12 mila a 15mila per i bonus gas e luce.

Questa sequela di bonus nati ormai da tempo e che servono ad aiutare le fasce più deboli dei cittadini e che servono ad arginare gli aumenti di luce e gas ora saranno diretti a una fascia di persone più elevate. E’ importante evidenziare inoltre che chi ne ha diritto non deve fare praticamente nulla per farselo riconoscere. Ma la gamma di bonus è molto ampia e per saperli maneggiare con cura è bene conoscerli. Un’attenzione speciale ora il governo la sta dedicando ai  “Bonus sociali per il disagio economico” (questa è la dicitura estesa). Aiuteremo a capire da cosa si compongono, chi può aver diritto e qual è la documentazione che bisogna depositare per incassarli.

Bonus, quali sono e perché é importante l’Isee

Bonus sociali sono, di fatto, delle agevolazioni che si possono ottenere nella bolletta a fine mese. E che arrivano direttamente a favore delle famiglie meno abbienti. In questo, con la misura del governo Meloni, per chi ha un Isee inferiore a 15mila euro. Ma anche per chi lo ha più basso di 20 mila ma con 4 figli a carico. Si sostanzia in pratica di una serie di 3 bonus divisi in base al tipo di utenza. Per aiutare la comprensione: il bonus luce, il bonus gas e il bonus acqua.

Per accedere a queste agevolazioni è necessario avere con sé alcuni criteri di tipo reddituale. Infatti Possono avere il bonus per disagio economico chi è intestatario di un contratto di fornitura: elettrica ad uso domestico; di gas naturale ad uso domestico; di acqua. Il tipo di contratto deve essere stato attivato non in un posto qualunque ma esattamente dove l’abitazione di residenza è registrata in Comune e, come abbiamo visto, abbisogna che il nucleo familiare abbia un indicatore ISEE inferiore a 15.000 euro o a 20.000 euro in presenza di almeno 4 figli a carico. I ministri hanno invece dato l’ok alla conferma del limite di Isee inferiore a 9.530 euro ma solo per un tipo di agevolazione: quella sull’acqua, denominato bonus idrico.

 

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