di Luca Chiarini
Si possono presentare le domande per questo nuovo contributo a determinati nuclei familiari con disabili al loro interno. Da inizio febbraio e per tutto il mese di marzo, via alle domande per il contributo economico in favore di famiglie con genitori disoccupati o monoreddito. Un contributo totalmente a carico dell’INPS, dalla procedura di richiesta all’erogazione delle somme spettanti. Lo strumento riguarda nuclei familiari che hanno al loro interno uno o più figli con invalidità. Ecco come funziona questa misura e cosa conoscere al riguardo.
Da 150 a 500 euro al mese dall’INPS a disoccupati, monoreddito e disabili in famiglia
Per chiederlo occorre far parte di nuclei familiari monoparentali con figli a carico. Ma soprattutto, figli che hanno una disabilità riconosciuta pari o superiore al 60%. Dal 1 febbraio scorso sono partite le istanza. Che termineranno il 31 marzo 2023. Quindi è ancora possibile inoltrare le domande che come ormai di prassi, possono essere inoltrate tramite il portale istituzionale dell’Inps per l’annualità 2023. Il contributo è destinato a disoccupati e soggetti privi di reddito o con redditi fino a 8.145 euro. Per i nuclei dove c’è un solo reddito, oppure per quelli che hanno redditi provenienti da lavoro autonomo o ancora per i nuclei con figli invalidi ed un solo genitore, la soglia scende a 4.800 euro.
Altri requisiti utili e importi del bonus
Va ricordato che il figlio disabile per consentire il via libera alla domanda da parte del genitore interessato, e per ottenere il bonus, deve essere a carico. E per familiare a carico si intende colui che ha un reddito al di sotto dei 4.000 euro se di età inferiore a 24 anni o al di sotto di 2.840,51 euro se più grande di età.
Come importo, il contributo è direttamente proporzionale ai figli disabili a carico. Per esempio, in presenza di un solo figlio si prende 150 euro al mese. con due figli il contributo è pari a 300 euro e arriva a 500 euro con 3 o più figli.