di Ilaria Macchi
Essere indipendenti anche negli spostamenti può essere importante per i portatori di handicap, che nella maggior parte dei casi desiderano essere autonomi quasi in tutto, esattamente come accade per i normodotati. Ed è per questo che molti di loro non rinunciano a guidare, grazie alle modifiche ad hoc che possono essere introdotte all’interno dell’abitacolo.
Anzi, chi è abituato a spostarsi con la sedia a rotelle non ha alcun problema nel farlo completamente da solo. Chi si trova in queste situazioni ha il vantaggio di poter usufruire di regole ben precise soprattutto per i parcheggi, mentre le norme del Codice della Strada da rispettare restano le stesse.
Avere il nuovo contrassegno unificato disabili può essere importante
I portatori di handicap devono essere dotati del nuovo contrassegno unificato disabili, che consente alle persone con disabilità di beneficiare di parcheggi riservati e di altri servizi in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. A differenza del passato questo documento è valido in tutta Europa, in modo tale da non doverne richiedere uno ogni volta che si deve effettuare un viaggio.
Grazie a questo pass è possibile circolare e sostare nelle zone a traffico limitato (ZTL) e nelle aree pedonali urbane (APU), quando è autorizzato l’accesso anche ad una sola categoria di veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità (artt. 11 e 12 del DPR 503/1996). Non solo, se si è in possesso di regolare autorizzazione, è possibile anche circolare o sostare in caso di sospensione o limitazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica, di pubblico interesse o per esigenze di carattere militare. Qualora in alcune città dovesse essere impedito ad alcuni di spostarsi, è possibile farlo senza il rischio di incorrere in multe, a volte anche piuttosto pesanti.
Le novità in vigore dal 2023
Chi ha la necessità di avere il nuovo contrassegno unificato disabili deve richiederlo presso il Comune di residenza e mostrarlo in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine insieme a un documento di identità. Questo è evidentemente nominale, proprio per questo deve esserci corrispondenza completa tra i due. E’ considerato valido per tre anni.
Chi ne è in possesso può parcheggiare la propria vettura nelle zone adibite, riconoscibili da un’apposita segnaletica.
Il certificato non viene comunque concesso a cuor leggero a tutti, ma è necessario essere in possesso di alcuni specifici requisiti. L’organo competente lo consegna previo la presentazione di un certificato medico che attesti la loro condizione di disabilità e che soddisfi i criteri stabiliti dalle autorità competenti.
Le regole generali possono comunque variare da Paese a Paese, proprio per questo è bene conoscerle per capire a cosa si può andare incontro e capire se si rientri in questa categoria.