Assegno Unico, Isee da rinnovare entro il 28 febbraio: cosa sapere

Entro questa scadenza bisogna inviare la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) all’Inps e avere così l’aggiornamento dell’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare. In questo modo si evita di vedersi riconosciuta solo la quota minima. C’è poi comunque tempo fino al 30 giugno per rimediare e ricevere gli arretrati

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C’è tempo fino al 28 febbraio per inviare la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) all’Inps e avere così l’aggiornamento dell’Isee, necessario per 5 milioni e 330mila famiglie beneficiarie dell’assegno unico universale

Il governo di Giorgia Meloni ha già detto più volte di voler introdurre modifiche in materia di Isee ma al momento gli importi saranno ancora calcolati in base all’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare

La scadenza del 28 febbraio è importante perché altrimenti a partire dalla mensilità di marzo verrà erogata solo la quota minima di 50 euro per ciascun figlio. Come spiega Il Sole 24 Ore, “a quel punto solo chi aggiornerà l’Isee entro il 30 giugno potrà ottenere gli importi arretrati ricalcolati in base al parametro dal mese di marzo: chi lo farà dopo, li riceverà modulati in base all’indicatore solo dal momento di presentazione della Dsu”

La misura ad oggi interessa quasi 8 milioni e mezzo di figli e solo una parte (il 18,6%) sono quelli a cui l’assegno unico viene riconosciuto in assenza di un Isee in corso di validità del nucleo familiare di appartenenza. L’anno scorso quindi sono numerose le famiglie che non hanno presentato l’Isee, cosa non necessaria solo per chi supera la soglia dei 40mila euro e a cui spetta la quota minima universale. L’Isee non è stato presentato anche per quasi 43mila figli disabili, a cui viene riconosciuta la misura in forma minima

Per tutti coloro che invece hanno compilato un Isee nel 2022 (ovvero relativi a 6,88 milioni di figli), bisogna presentare la nuova Dsu entro il 28 febbraio per continuare a percepire le somme dovute. Altrimenti da marzo l’assegno scenderebbe di default ai 50 euro della quota minima

Questa scadenza riguarda anche i circa 350mila nuclei familiari a cui gli importi vengono riconosciuti insieme al reddito di cittadinanza: in questo caso il rinnovo dell’Isee è fondamentale per non perdere entrambe le prestazioni

È importante ricordare che non serve presentare una nuova domanda di assegno unico per chi già lo percepisce. La nuova annualità scatta in automatico fino a marzo 2024. Gli unici che devono presentare domanda sono coloro che non l’hanno mai fatto prima

Deve invece modificarla chi ha nel mentre avuto significativi aggiornamenti della situazione familiare (ad esempio nascita di figli, variazione/inserimento della condizione di disabilità, separazione, variazioni Iban, maggiore età dei figli). Anche la scadenza per inserire le modifiche è fissata al 28 febbraio

La recente manovra ha introdotto queste modifiche: aumento del 50% della maggiorazione mensile da 100 a 150 euro per i nuclei con almeno 4 figli, aumento del 50% dell’assegno per i nuclei con tre o più figli a carico, limitatamente agli importi per i figli di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di Isee fino a 40mila euro, aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari con figli di età inferiore a un anno

Come spiega Il Sole 24 Ore, gli aumenti saranno riconosciuti a partire dalla mensilità pagata a febbraio, con la quale verrà corrisposto anche l’arretrato di gennaio. Sempre il prossimo mese sarà applicata anche la rivalutazione in base al costo della vita sia degli importi sia delle soglie Isee (sempre con l’arretrato di gennaio). A breve un decreto ministeriale ufficializzerà il tasso da applicare

 

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