Milano. Sostenere e valorizzare la figura del badante familiare, la persona che per scelta volontaria assiste e si prende cura di un parente infermo o disabile. È questo l’obiettivo della legge approvata questo martedì 22 novembre 2022 all’unanimità dal consiglio regionale della Lombardia.
Il documento, in 9 articoli, definisce ambiti e competenze del badante all’interno del sistema dei servizi pubblici e privati.
Stabilisce, inoltre, le funzioni di Regione e Comuni per assicurare sostegno e affiancamento al badante nello svolgere assistenza qualificata, sulla base di un attestato di competenza, anche avvalendosi di specifici percorsi formativi. Attenzione viene inoltre rivolta all’inserimento lavorativo del badante , una volta terminata la propria attività di cura.
Nei limiti delle risorse disponibili, la Regione prevede forme di sostegno economico per l’adattamento domestico, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la fornitura di ausili e presidi, la stipula di polizze calmierate a favore dei badanti e percorsi di supporto psicologico, promuovendo forme di collaborazione con i soggetti istituzionali e il Terzo settore.
Lo stanziamento iniziale per il prossimo triennio è di circa 900mila euro.
“Con questo provvedimento”, afferma la relatrice Simona Tironi, vice presidente bresciana della Commissione Sanità e Politiche sociali, “Regione Lombardia compie un primo, importante passo per valorizzare una figura diffusa e sempre più indispensabile. Una figura che nel 90% dei casi è donna e vive annullando le proprie ambizioni per sostenere e migliorare la qualità di vita dell’assistito. Finalmente ora questa figura potrà contare su un riconoscimento istituzionale: un tassello normativo importante su cui nei prossimi mesi continueremo a lavorare per migliorare le condizioni di vita del badante, potenziare la sua formazione, favorire sempre di più la conciliazione vita-lavoro e l’eventuale reinserimento lavorativo”.
“Siamo la prima Regione d’Italia a dotarsi di una legge che riconosce e valorizza i badanti familiari”, dichiara Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità. “Anche in questo caso la Lombardia ha dimostrato di essere un esempio virtuoso per le altre Regioni. Sono sicuro che il ministro alla Famiglia, Alessandra Locatelli, che ha già dimostrato tantissima attenzione a questo tema nelle vesti di assessore regionale, si farà carico di dare voce ai badante anche a livello nazionale”.