Bonus 150 euro, a novembre per dipendenti, pensionati e autonomi: chi ne ha diritto

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di Massimiliano Jattoni Dall’Asén

 

l Consiglio dei ministri ha dato via libera all’unanimità al dl Aiuti-ter, il pacchetto di nuove misure urgenti finanziato con circa 14 miliardi di euro. Tra i vari provvedimenti, spunta anche un bonus una tantum di 150 euro per chi percepisce redditi inferiori a 20 mila euro lordi annui, compresi i pensionati. La platea dei potenziali interessati è di circa 22 milioni di persone, più di un terzo degli italiani. Vediamo allora quali sono i requisiti per ottenere questi 150 euro.

 

22 milioni di italiani interessati: i requisiti

Come si legge nella bozza del decreto, il bonus è rivolto ai lavoratori dipendenti con “una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro’’. A chi rientra in questa descrizione viene riconosciuta ‘’per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione erogata nella competenza del mese di novembre 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 150 euro’’. Inoltre, il bonus di 150 euro va anche lavoratori stagionali che abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate. In questo caso, il reddito nel 2021 non deve essere stato superiore ai 20 mila euro. L’indennità una tantum è riconosciuta anche ai percettori del Reddito di cittadinanza.

 

I lavoratori autonomi

L’indennità una tantum è prevista anche per i lavoratori autonomi ( a condizione che anche loro, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20 mila euro) e per ‘’i soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione’’, si legge sempre nella bozza, che conclude spiegando che le modalità di corresponsione delle indennità saranno fornite dall’Inps e da Sport e Salute S.p.a. entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto.

 

 

 

 

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