Tra le agevolazioni più importanti offerte dallo sconto 104 a sostegno dei disabili, è presente la possibilità di beneficiare di una detrazione del 19% del costo d’acquisto di sussidi tecnici ed informatici, tra cui dispositivi televisivi.
di Elena De Rossi
Per quanto riguarda l’acquisto della tv con lo sconto 104 è indispensabile il certificato che attesti la disabilità, ma anche la prescrizione medica che attesti l’utilità della televisione all’integrazione della persona portatrice di handicap.
Lo sconto 104 è cumulabile con il Bonus TV? Scopriamolo in guida di Investire Oggi.
Bonus TV e sconto 104: sono cumulabili?
L’agevolazione concessa dallo stato per l’acquisto di un televisore conforme al nuovo standard o di un decoder di nuova generazione è cumulabile con lo sconto 104.
Nel caso in cui l’utente che ha diritto al bonus TV abbia anche un’invalidità riconosciuta ai sensi della legge 104/92, all’acquisto di un nuovo televisore o decoder può essere applicata l’IVA al 4%, dal momento che il bonus si applica sul prezzo di vendita comprensivo dell’IVA ed è compatibile con l’applicazione dell’IVA agevolata.
Bonus TV: quali sono i requisiti necessari per ottenerlo?
Il Bonus TV è una forma di sconto di importo pari a un massimo di 50 euro sul prezzo del prodotto, che è disponibile per le famiglie italiane con un’ISEE inferiore ai 20mila euro.
Altro requisito da attestare al momento dell’acquisto è che altri componenti dello stesso nucleo non abbiano già usufruito dell’agevolazione.
Il bonus TV viene riconosciuto come sconto praticato direttamente dal punto vendita e sul prezzo di vendita per l’acquisto dei prodotti certificati e compatibili con lo standard Dvbt-2.
TV comprata con sconto 104: a chi spetta?
I disabili hanno il diritto di accedere allo sconto 104 a condizione che si tratti di persone limitate da menomazioni permanenti di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio.
Per avere diritto allo sconto 104 devono essere presentati al venditore dell’apparecchiatura:
- un’apposita prescrizione di un medico specialista dell’Asl di appartenenza, dalla quale risulti il collegamento funzionale tra il dispositivo e la menomazione del disabile,
- il certificato attestante l’invalidità funzionale permanente del portatore di handicap, rilasciato dall’unità sanitaria locale competente.