Dal 20 agosto parte la procedura per l’effettiva cancellazione dei bolli auto non pagati tra il 2000 e 2010 e non esigibili.
di Gianni Carbone
Il Decreto sostegni aveva introdotto, come primo atto del governo Draghi, la cancellazione dei tributi non riscossi, tra cui anche il bollo auto, ed affidati all’ente di riscossione tra il 2000 e 2010. L’importo totale dei debiti non deve superare 5.000 euro e l’altra condizione è quella di non superare come reddito imponibile del 2019 la cifra di 30.000 euro. Finalmente la procedura è partita, e dal 20 agosto, l’Agenzia delle Entrate cancellerà il bollo auto non pagato tra il 2000 e 2010. Ma cosa deve fare il beneficiario di questa cancellazione per garantirsi l’annullamento del debito?
Cartelle esattoriali: cancellate dal decreto sostegni
Ricorderete la querelle tra Matteo Salvini, della Lega, e Enrico Letta, del PD, sul tenere ostaggio il premier Mario Draghi. Era Enrico Letta che lo affermava su Matteo Salvini, all’epoca dell’approvazione del Decreto Sostegni in relazione alla maxi sanatoria che era stata richiesta per cancellare tutti i debiti erariali contratti dagli italiani ed affidati all’ente di riscossione. La Lega pressava per un condono per tutti dal 2000 al 2015. Invece come la storia racconta, l’asticella temporale è stata fissata al 2010. Il totale dei debiti non deve superare i 5.000 euro. Ma per dare la parvenza di un provvedimento mirato ad aiutare chi è in difficoltà economica, ed evitare di fare una sanatoria indiscriminata, Mario Draghi fissò anche la condizione del reddito imponibile del 2019. Solo i cittadini e le imprese che non avessero superato nel 2019 un reddito totale imponibile di 30.000 euro, avrebbero beneficiato della cancellazione del bollo auto, IMU e altre imposte dovute ma non versate e non riscosse dall’Agenzia delle Entrate e Riscossione.
La cancellazione delle cartelle esattoriali così vecchie trova il suo fondamento nel fatto che il costo di recupero di queste somme è superiore al beneficio che ne trarrebbero le casse dello Stato. Ma non tutti i debiti sono cancellati.
Bollo auto cancellato ma non le multe stradali
Con il decreto sostegni non c’è stato un colpo di spugna da parte del Governo a perdere miliardi di euro, facendo un condono eccezionale. Solo i debiti inesigibili sono rientrati nell’alveo delle cartelle esattoriali che dal 20 agosto iniziano il processo di cancellazione, ossia di eliminazione dall’intera posizione debitoria di cittadini o imprese.
Se la cancellazione dei debiti fiscali sotto i 5.000 euro non più esigibili tra il 2000 ed il 2010 riguarderà circa 7 milioni di cartelle, tra queste non compariranno le passività degli italiani per effetto delle multe stradali, nel caso di danni arrecati al fisco e nei casi di somme che lo Stato deve recuperare in presenza di aiuti concessi e non dovuti. Quindi le infrazioni al codice della strada che hanno dato origine a multe tra il 2000 e 2010 vanno pagate.
Cancellazione bollo auto: dal 20 agosto parte l’iter
Dopo la norma del decreto sostegni che stabiliva la sanatoria per i ruoli di importo non superiore a cinquemila euro, erano attesi anche le procedure con cui cittadini ed imprese potessero far valere il diritto alla cancellazione. Il decreto attuativo del Ministero dell’economia e finanze ha stabilito l’iter il 14 luglio. Questa procedura è iniziata e darà i suoi primi frutti il 20 agosto. Infatti entro questa data, l’agente della riscossione trasmetterà infatti all’Agenzia delle entrate l’elenco dei codici fiscali dei debitori che hanno, uno o più debiti a ruolo, di importo residuo fino a cinque mila euro risultanti dai singoli carichi affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.
Questo elenco servirà all’Agenzia delle Entrate per poter recuperare le dichiarazioni dei redditi o la certificazione unica del 2019, attestante un reddito imponibile inferiore a 30.000 euro, quale condizione per poter ricevere la cancellazione ad esempio del bollo auto.
L’intera procedura dovrebbe concludersi entro il 30 novembre 2021, termine entro il quale l’agente della riscossione trasmetterà agli enti titolari dei crediti iscritti in tali ruoli, l’elenco delle quote annullate. .
Requisito del reddito imponibile: cruciale per cancellare il bollo auto
Scorrendo il contenuto del decreto attuativo in oggetto emerge come il passaggio più delicato sia rappresentato proprio dalla fase intermedia nella quale, l’Agenzia delle entrate, dovrà individuare le posizioni da scartare sulla base del requisito reddituale.
Il decreto sostegni ha espressamente escluso dalla sanatoria, le persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d’imposta 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi oltre 30.000 euro. Dal 20 agosto fino al 30 settembre 2021, l’Agenzia delle Entrate, con i dati del codice fiscale, farà l’elenco di chi effettivamente rispetta il requisito del reddito imponibile, e ritornerà all’ente di riscossione sia la lista degli esclusi dalla cancellazione del bollo auto, perchè hanno superato il limite del reddito imponibile, che la lista di coloro che si vedranno azzerate le cartelle esattoriali del periodo 2000-2010-
Esaurite le verifiche dell’Agenzia delle entrate l’annullamento dei debiti verrà effettuato alla data del 31 ottobre 2021. Il decreto attuativo non prevede alcuna forma di comunicazione dell’avvenuto annullamento del debito a ruolo al soggetto debitore.
Cancellazione bollo auto: come verificare che sia tutto ok
Decorso il termine del 31 ottobre i debitori potranno dunque verificare l’avvenuto annullamento dei debiti a ruolo identificati dal decreto sostegni, attraverso un estratto della loro posizione presso l’agente della riscossione. Verifica che per i soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili avrà rilevanza anche ai fini delle necessarie registrazioni conseguenti all’avvenuto annullamento di tali posizioni debitorie.
Il controllo è fai-da-te. Ogni soggetto interessato può verificare sul sito dell’Agenzia delle entrate-riscossione, se nei documenti (cartelle/avvisi) inclusi nel proprio piano di pagamento della “Rottamazione-ter” e/o del “Saldo e stralcio”, sono presenti carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1/1/2000 al 31/12/2010 rientranti tra quelli di importo residuo fino a 5 mila euro, calcolato alla data del 23/03/2021, per i quali la legge ha previsto l’annullamento. Con la stessa procedura, a partire da ottobre potrà verificare l’avvenuta cancellazione.
Bollo auto: cancellazione 2021
La Lombardia ha approvato la completa esenzione dal versamento del bollo auto nei confronti di tutti quei veicoli che risultano essere adibiti al trasporto delle persone, dunque sono inclusi autobus, taxi e pullman. Questa è una cancellazione a tutti gli effetti del Bollo Auto valida per l’anno 2021.
Ricordiamo ora quelle che sono le esenzioni di carattere nazionale previste dalla Legge:
- i disabili non vedenti o sordi come risultante dalle certificazioni rilasciate da Commissioni mediche pubbliche di accertamento;
- i disabili pluriamputati o con gravi limitazioni della capacità di deambulare, affetti da handicap grave
- i disabili psichici o mentali
L’esenzione del pagamento bollo auto è prevista non solo per particolari tipologie di soggetti ma anche per alcune categorie di vetture.
In particolare, per quanto riguarda le automobili elettriche, i cittadini che risultano essere in possesso di un’auto che rientra in tale categoria, potranno accedere ad un’esenzione dal pagamento del bollo auto valida almeno cinque anni, a partire dal giorno dell’immatricolazione. Ci sono però anche delle Regioni in cui l’esenzione del pagamento del bollo auto per queste vetture è illimitata.
Per approfondimenti sulla possibile abolizioni del superbolloa auto ti consiglio la lettura dell’articolo Novità bollo auto: arriva l’abolizione. Ecco per chi