La proposta di Pasquale Tridico in ambito riforma pensioni: la pensione a 2 quote e intervento sull’aspettativa di vita.
Si tratta naturalmente di una discussione destinata a tenere banco ancora a lungo ma l’addio a quota 100 è punto di partenza ineludibile. Bisogna dare delle risposte alle aspettative dei lavoratori.
L’ipotesi che avanza Pasquale Tridico, presidente dell’INPS, è quella di dividere la pensione in due quote, una subito e una al compimento dei 67 anni. Anticipare la pensione quindi, secondo la proposta del Presidente INPS, comporterebbe sì una penalizzazione che però si esaurirebbe al compimento dell’età di accesso alla pensione di vecchiaia.
Riforma pensioni Tridico
Tridico interviene, parlando delle regole che hanno portato ad accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni, al convegno “Pensioni, 30 anni di riforma” dicendo la sua sulla nuova riforma pensioni che dovrebbe portare una misura capace di introdurre una flessibilità strutturale ma collegandola solo al sistema contributivo.
La proposta:
Una quota A concessa al compimento dei 62 o 63 calcolata solo sui contributi che ricadono nel sistema contributivo e una quota B da ricevere solo al compimento dei 67 anni che somma alla quota A la pensione derivante dalla quota retributiva.
Per Tridico l’uscita anticipata, quindi, dovrebbe essere legata ad un ricalcolo interamente contributivo della pensione per garantire l’equilibrio delle casse statali, introducendo, al tempo stesso, anche agevolazioni per chi fa lavori usuranti.
Tra le proposte avanzate dal presidente dell’INPS anche quella di intervenire sul meccanismo di adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita Istat tenendo conto che l’aspettativa di vita è diversa in base al lavoro svolto.
Il presidente dell’Inps, inoltre, propone anche una sorta di pensionamento sperimentale soprattutto in un periodo post pandemico per quei lavoratori che rientrano tra “i fragili”, una platea di beneficiari non particolarmente estesa il cui pensionamento anticipato avrebbe costi e impatti minori rispetto all’attuale quota 100.